Sanità, Tassone: situazione drammatica nel Vibonese, Occhiuto intervenga 

L’ex consigliere regionale critica il presidente della Regione, Roberto Occhiuto, per l’immobilismo, e chiede un intervento rapido per evitare ulteriori danni

“Ciò che sta accadendo nella Sanità vibonese ha dell’assurdo e a farne le spese sono quegli operatori che fino a poco tempo addietro erano considerati eroi e i cittadini che vedono negato il legittimo diritto alla tutela della salute”. Il già consigliere regionale Luigi Tassone denuncia “una situazione drammatica” e chiede “un intervento immediato per arrestarne gli effetti devastanti”.

L’esponente del Pd riconosce che “le origini del problema sono lontane” ma precisa che “sono ormai cinque anni che il centrodestra gestisce la Regione e la Sanità con risultati chiaramente negativi”. 

L’esponente del Pd riconosce che “le origini del problema sono lontane” ma precisa che “sono ormai cinque anni che il centrodestra gestisce la Regione e la Sanità con risultati chiaramente negativi”. 

In particolare, Tassone registra “pericolosi arretramenti” che si manifestano attraverso “la chiusura di importanti reparti”, mentre “la realizzazione dei nuovi ospedali tarda ad arrivare”. In questo stato di cose, “è incomprensibile che Oss, infermieri e operatori sanitari che nei momenti critici sono stati costretti a turni massacranti e gravosi sacrifici oggi vengano scaricati dalla sera alla mattina e mandati a casa con distacco”. “Figure professionali – spiega Tassone – non in esubero, ma essenziali per garantire servizi alle persone fragili, per assicurare un diritto previsto dalla Costituzione”. 

Inoltre, Tassone rimane colpito “dal freddo cinismo dell’Asp e del presidente e commissario alla Sanità Roberto Occhiuto che, invece di far finta di nulla, dovrebbe recarsi con urgenza nel territorio vibonese, dove c’è gente che soffre e i cui lamenti continuano a rimanere inascoltati”.

“Fa specie – sottolinea Tassone – che chi ha contribuito a far reggere il sistema adesso venga abbandonato con indifferenza, che padri e madri di famiglia vengano lasciati senza lavoro e senza stipendio, che la comunità sia privata di servizi fondamentali. Rispetto a tutto ciò – conclude – Occhiuto dovrebbe agire prontamente invece di voltarsi dall’altra parte”.

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