C’è un tono di fermezza e anche di velata amarezza nel comunicato diffuso dal presidente della Conferenza dei sindaci dell’Asp di Vibo Valentia, Salvatore Fortunato Giordano, che è anche sindaco di Mileto.
L’incontro con Esposito
Un atto politico e tecnico preciso, che aveva portato — dopo i calcoli condivisi — a una stima di fabbisogno pari a circa 320 milioni di euro per l’Asp vibonese: 296,4 milioni già assegnati con il Dca 181/2025; 7,5 milioni come differenziale del fondo 2023; 9,1 milioni per la perequazione dell’indice di mortalità; 7,3 milioni per la deprivazione sociale. Il documento, ricorda Giordano, è stato discusso alla Cittadella con il subcommissario Esposito, ma da allora tutto si è fermato: “Le vicende della sanità e le elezioni regionali – scrive – hanno determinato un momento di stasi che si spera possa essere presto superato”.
Appello al presidente Occhiuto
Da qui il nuovo appello, diretto al rieletto presidente e commissario alla sanità Roberto Occhiuto, e ai subcommissari Fantozzi ed Esposito: la Conferenza dei sindaci chiede risposte e tempi certi, per consentire all’Asp di Vibo di sostenere strutture come il Don Mottola Center e la Casa della Carità, oltre alle altre realtà socio-sanitarie del territorio. “Non possiamo permetterci – sottolinea – il lusso di perdere servizi essenziali che riguardano fasce di popolazione fragili e bisognose”.
Solidarietà alla dottoressa Mirto
C’è anche spazio per la solidarietà: Giordano esprime vicinanza alla dottoressa Angela Mirto, medico reggino in servizio all’ospedale di Tropea, rimasta ferita in un incidente sull’A2 mentre si recava al lavoro. Ma il cuore del messaggio resta politico e istituzionale. Dietro la forma cortese e i toni misurati, il presidente della Conferenza dei sindaci chiede che il Vibonese non sia più trattato come fanalino di coda della sanità calabrese. Un richiamo che pesa, e che arriva nel momento in cui – tra aspettative, fondi fermi e strutture in difficoltà – il territorio attende risposte da troppo tempo.


