L’estate è ormai arrivata, ma i nodi sulla gestione del personale sanitario nell’Asp di Vibo Valentia restano ancora ben lontani dalla soluzione. Come riportato dalla Gazzetta del Sud, persistono rilevanti discrepanze tra i dati dell’organico comunicati dall’Azienda sanitaria provinciale e quelli registrati dalla Regione. Una situazione che sta complicando l’attivazione del piano assunzionale estivo, essenziale per garantire la tenuta dei servizi, in particolare nei reparti più sotto pressione.
La terna commissariale alla guida dell’Asp – composta dal presidente Vittorio Piscitelli e dagli altri due componenti – è al lavoro per cercare di sciogliere quella che appare come una vera e propria “matassa burocratica”, che rischia di paralizzare l’attuazione delle necessarie misure di rafforzamento degli organici. Nel frattempo, per evitare un ulteriore svuotamento del personale infermieristico, è stato disposto il blocco temporaneo delle mobilità. In altre parole, nessun infermiere potrà essere trasferito, almeno per ora, in modo da non aggravare ulteriormente la già critica situazione nei pronto soccorso.
Preoccupa la situazione allo “Jazzolino”
La situazione più preoccupante si registra all’ospedale “Jazzolino” di Vibo Valentia, dove oggi operano soltanto 26 infermieri, a fronte di un fabbisogno minimo stimato in almeno 33 unità. Un gap che rischia di ripercuotersi negativamente sulla qualità e tempestività dell’assistenza, proprio in un periodo – quello estivo – in cui il carico di lavoro tende fisiologicamente ad aumentare.
Sul fronte degli operatori socio-sanitari, una buona notizia arriva dalla recente assunzione di 30 OSS, che hanno preso servizio nei giorni scorsi dopo il completamento delle procedure di reclutamento. Ma è sul versante medico che le criticità si fanno più gravi, a partire dalla cronica carenza di anestesisti, un problema ben noto alla sanità vibonese.
Solo 11 anestesisti risultano attualmente in servizio presso l’Asp, a fronte di un fabbisogno che ne richiederebbe almeno 27. Una carenza strutturale che il direttore della Struttura complessa di Anestesia e Rianimazione, Giuseppe Oppedisano, ha più volte denunciato formalmente, da ultimo lo scorso 21 maggio.
Nuovo concorso
Per tentare di colmare almeno in parte questo vuoto, l’Asp ha bandito un nuovo concorso per il reclutamento di 10 medici anestesisti-rianimatori. Il termine per presentare la domanda scade il 19 luglio. Si tratta dell’ennesimo tentativo, dopo i numerosi esiti negativi degli anni passati: sebbene esista ancora una graduatoria valida dal 2022, nessuno dei medici inseriti ha finora accettato l’incarico. Falliti anche i tentativi di attingere da graduatorie di altre aziende sanitarie e risultati deserti i bandi pubblici successivamente emessi, segno della difficoltà – comune a molte realtà italiane – nel reperire specialisti in questo settore.
Non va meglio in radiologia, dove sono attivi appena 9 specialisti rispetto ai 12 previsti dal fabbisogno stimato. In questo caso, tuttavia, due nuove unità saranno operative dal primo luglio, avendo aderito all’ultima graduatoria del 2024.
Nel complesso, il quadro resta critico e in continua evoluzione. L’Asp vibonese si muove tra ostacoli amministrativi e difficoltà strutturali in un territorio che, oggi più che mai, ha bisogno di risposte concrete e tempestive per garantire il diritto alla salute ai propri cittadini.