Rinascita Scott, parte il processo d’appello. La sede di Catania crea malumori e disagi

La struttura di Lamezia Terme rimane ancora inutilizzabile a causa dei danni provocati dall'alluvione di qualche mese fa

Riparte stamane dinnanzi ai giudici della Corte d’Appello di Catanzaro il maxiprocesso Rinascita Scott. La novità rimane confermata: le udienze si terranno nell’aula bunker di Catania (per come stabilito dal ministero della Giustizia) a causa dell’inagibilità della struttura di Lamezia Terme, fortemente danneggiata dall’alluvione di qualche mese fa.

Salvo decisioni diverse, che potrebbero arrivare anche oggi stesso, la Corte d’Appello di Catanzaro ha già fissato il calendario di udienze da oggi al 14 febbraio. Quella di Catania è, infatti, l’unica aula bunker grande a sufficienza nel Sud Italia per poter ospitare il maxiprocesso contro le cosche della ‘ndrangheta.

Salvo decisioni diverse, che potrebbero arrivare anche oggi stesso, la Corte d’Appello di Catanzaro ha già fissato il calendario di udienze da oggi al 14 febbraio. Quella di Catania è, infatti, l’unica aula bunker grande a sufficienza nel Sud Italia per poter ospitare il maxiprocesso contro le cosche della ‘ndrangheta.

Una scelta che non è stata gradita a nessuno. La decisione oltre a pesare sulle casse della giustizia crea non pochi disagi a chi è chiamato a difendersi e, naturalmente, a giudici, avvocati, cancellieri. Il 20 novembre dello scorso anno il processo di primo grado – celebrato con rito ordinario – si era chiuso con la condanna di 207 imputati su 338 e 131 assoluzioni.

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