Sicurezza sul lavoro al porto di Gioia Tauro, firmato il protocollo

A firmarlo autorità portuale, garante della salute, Mct e Automar. I punti cardine

Sviluppare la cultura della sicurezza sui luoghi di lavoro, avviare massicce campagne di prevenzione e screening e promuovere iniziative condivise a tutela del diritto alla salute: sono questi i punti cardine del protocollo d’intesa a vantaggio dei lavoratori che operano all’interno dell’area portuale di Gioia Tauro, sottoscritto nei locali della sede dell’Autorità di sistema portuale dei Mari Tirreno Meridionale e Ionio, tra la stessa Authority, diretta dall’ammiraglio Andrea Agostinelli, la garante della Salute della Regione Calabria Anna Maria Stanganelli e i due terminalisti che gestiscono le attività di una delle infrastrutture più importanti del Mediterraneo, ovvero MCT, per quanto riguarda la movimentazione dei container, rappresentato al tavolo dall’Ad Antonio Testi e Automar Spa, per il settore automotive, nella persona della compound manager Rosy Ficara.

L’accordo tra i partner, i cui obiettivi comuni a lungo termine saranno anche a beneficio dei dipendenti delle imprese ex art. 16 e di tutti gli stakeholders che ruotano attorno alla realtà produttiva calabrese – è scritto in una nota – “prevede la volontà di avviare una collaborazione strutturata in merito allo sviluppo di iniziative in materia di salute, sicurezza e prevenzione sul lavoro, anche con l’istituzione di un tavolo tecnico per il coordinamento e lo sviluppo di iniziative congiunte”.

L’accordo tra i partner, i cui obiettivi comuni a lungo termine saranno anche a beneficio dei dipendenti delle imprese ex art. 16 e di tutti gli stakeholders che ruotano attorno alla realtà produttiva calabrese – è scritto in una nota – “prevede la volontà di avviare una collaborazione strutturata in merito allo sviluppo di iniziative in materia di salute, sicurezza e prevenzione sul lavoro, anche con l’istituzione di un tavolo tecnico per il coordinamento e lo sviluppo di iniziative congiunte”.

L’Autorità di sistema portuale si impegna a “implementare strumenti e metodologie per lo studio e l’analisi degli eventi incidentali sul lavoro verificatisi in ambito portuale, al fine di una classificazione più dettagliata in riferimento alle cause determinanti e con ciò raggiungere l’obiettivo di enfatizzare tutte quelle situazioni pericolose che hanno origine dai comportamenti errati la cui correzione contribuirebbe alla riduzione del rischio, garantendo così una maggiore sicurezza sui luoghi di svolgimento delle operazioni e dei servizi portuali”.

Le società datrici di lavoro si impegnano “a sostenere iniziative congiunte di comunicazione e promozione della cultura della salute e sicurezza nei luoghi di lavoro; promuovere campagne di prevenzione, su diverse patologie oncologiche, per i lavoratori e i loro familiari nonché attività di ricerca, studio e approfondimento sulle aree oggetto della presente intesa, nel rispetto delle eventuali indicazioni e raccomandazioni degli organismi sovranazionali, in raccordo con le Autorità nazionali, regionali e comunali; programmare l’organizzazione di convegni volti, attraverso un coordinamento degli interventi istituzionali, ad approfondire le tematiche di comune interesse”. (Ansa)

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