Sistema Bibliotecario Vibonese allo sbando. Volontarie e dipendenti si sentono traditi (video)

Invito alla politica e alla Regione ad assumersi le proprie responsabilità per non fare morire l'Ente

Le volontarie del Sistema Bibliotecario Vibonese escono allo scoperto per la prima volta. Al loro fianco l’unica dipendente rimasta. A parlare sono Beatrice Mirabello e Katia Rosi. <Da luglio 2022 siamo in balìa dei decisori politici, che oggi però sembrano essere completamente scomparsi: dopo l’ultimo accorato appello del presidente uscente del Sbv, Fabio Signoretta, per salvare questa storica istituzione, più nulla. Nel febbraio 2024 lo stesso presidente aveva chiesto risposte alla Regione Calabria circa il futuro dell’Ente, senza mai ricevere alcuna risposta; convocava, quindi, con urgenza un tavolo istituzionale, al quale avrebbero preso parte molti esponenti della politica regionale e locale; a ciò aveva fatto seguito – ricordano -, nel marzo 2024, l’approvazione di una mozione da parte della Giunta regionale, atta ad individuare la soluzione giuridico-amministrativa maggiormente idonea a rifondare il Centro Sistema Bibliotecario Vibonese; e poi, sempre a marzo, una delibera della Giunta comunale (senza alcun seguito) con la quale l’amministrazione Limardo si impegnava a concedere gratuitamente al Sbv i locali siti al piano primo del complesso Santa Chiara e dava direttive al dirigente competente di disporre quanto necessario per le utenze, stante l’attuale contingente grave difficoltà in cui versa l’Ente>.

<Da parte nostra – continuano – non è mancato neanche un giorno, negli ultimi due anni, l’impegno nei confronti di una realtà culturale nella quale crediamo: senza mai percepire 1 euro, ma con tanta passione e abnegazione, abbiamo messo a disposizione il nostro tempo e le nostre competenze di bibliotecarie senza mai lamentarci, e continuando a credere nella storia, nelle potenzialità e nel futuro del Sistema Bibliotecario Vibonese>.

<Lo abbiamo fatto, e lo facciamo, per noi stesse, che viviamo a Vibo Valentia – sottolineano Mirabello e Rosi – e siamo fortemente convinte che la nostra città non possa permettersi di perdere un punto di riferimento culturale come questo; lo abbiamo fatto, e continuiamo a farlo per tutti gli studenti che frequentano ogni giorno la biblioteca per fare ricerche, studiare ed incontrarsi con i loro amici; e ancora, per i bambini e i loro genitori, che partecipano con entusiasmo alle “Letture ad alta voce” e a tutte le attività a loro dedicate, scelgono e prendono in prestito ogni settimana tanti libri da leggere insieme; per tutte quelle persone che restano ammirate dal patrimonio di più di 80.000 volumi che la biblioteca possiede, e poi anche per le altre biblioteche calabresi, per le quali per moltissimo tempo il Sbv ha rappresentato un modello e un punto di riferimento>.

<Oggi però siamo veramente preoccupate, e non sappiamo se a settembre – concludono – riusciremo a riaprire: senza personale, né direttore, e con anche i ragazzi del progetto di Servizio civile che termineranno la loro attività a fine luglio, tutto diventa più difficile; e poi ci sono le utenze, che ormai è diventato praticamente impossibile pagare, tanto che da maggio siamo senza internet né linea telefonica>.

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