Sistema Bibliotecario Vibonese, l’AIB si rivolge alla Regione

Richiesto il sostegno economico per salvare l'Ente dalla crisi legata ai debiti accumulati nel corso degli anni.
sistema bibliotecario vibonese

In attesa che il Presidente Roberto Occhiuto riceva una delegazione dei sindaci per discutere delle sorti del Sistema Bibliotecario Vibonese – la cui crisi è legata ai debiti accumulati nel corso degli anni – la sezione regionale di AIB (Associazione Italiana Biblioteche) invia un’istanza allo stesso Governatore.

“Seguiamo con estrema apprensione la situazione di grave incertezza e di progressivo smantellamento che da oltre due anni vive il Sistema Bibliotecario Vibonese, e che nelle ultime settimane sembra essere giunta all’ultimo atto” si legge nella nota che porta la firma del presidente Raffaele Tarantino.
Una chiusura che impoverisce a livello culturale e sociale la Calabria, “una regione, gravata da dati preoccupanti riguardo alla percentuale di lettori, alla povertà educativa e alla dispersione scolastica”.

Tarantino ripercorre gli oltre 30 anni di attività dell’Ente: “Con un posseduto di oltre 90.000 volumi, esso rappresenta una delle più grandi biblioteche pubbliche attive della Calabria; un punto di riferimento per le biblioteche aderenti al Polo RCA (della gestione del quale si è occupato per moltissimo tempo, garantendo formazione continua, assistenza tecnica e biblioteconomica); il fulcro del Servizio bibliotecario regionale, avendo messo in rete circa 100 biblioteche comunali, universitarie, scolastiche e diocesane calabresi, tra le quali quelle delle università Magna Graecia e Mediterranea, ma anche il Polo culturale Mattia Preti del Consiglio regionale e la Biblioteca del Museo archeologico di Reggio Calabria.
Inoltre, il Sistema Bibliotecario Vibonese è un luogo di promozione della lettura, inclusione, democrazia, socialità, che interagisce con il territorio attraverso costanti rapporti e progettualità intraprese con le scuole di ogni ordine e grado, con la Casa Circondariale e con numerose associazioni. È un “rifugio” per migliaia di studenti che quotidianamente usufruiscono di numerosi servizi offerti, un punto di incontro e accoglienza per bambini, famiglie, anziani, grazie alle innumerevoli iniziative promosse anno dopo anno e che hanno contribuito a farne un modello di biblioteca all’avanguardia per tutto il Meridione, una vera “Piazza del sapere”.
Al di fuori dei confini regionali il SBV ha contribuito a dare lustro alla Calabria, curando lo stand regionale presso il Salone del Libro di Torino. Ha ideato e realizzato con successo un altro evento importante e riconosciuto quale il “Festival Leggere&Scrivere”, giocando un ruolo determinante nella nomina di Vibo Valentia quale Capitale italiana del Libro 2021″.

Infine, formula una precisa richiesta: “Chiediamo fortemente che venga rifinanziata, in bilancio regionale, la L.R. 19 aprile 1985, n. 17 (Norme in materia di biblioteche di Enti locali o d’interesse locale), così come è stato sino al 2008, in modo da sostenere economicamente le biblioteche comunali e di interesse locale e tutti i Sistemi Bibliotecari Territoriali Calabresi che versano nelle medesime condizioni”.

“Seguiamo con estrema apprensione la situazione di grave incertezza e di progressivo smantellamento che da oltre due anni vive il Sistema Bibliotecario Vibonese, e che nelle ultime settimane sembra essere giunta all’ultimo atto” si legge nella nota che porta la firma del presidente Raffaele Tarantino.
Una chiusura che impoverisce a livello culturale e sociale la Calabria, “una regione, gravata da dati preoccupanti riguardo alla percentuale di lettori, alla povertà educativa e alla dispersione scolastica”.

Tarantino ripercorre gli oltre 30 anni di attività dell’Ente: “Con un posseduto di oltre 90.000 volumi, esso rappresenta una delle più grandi biblioteche pubbliche attive della Calabria; un punto di riferimento per le biblioteche aderenti al Polo RCA (della gestione del quale si è occupato per moltissimo tempo, garantendo formazione continua, assistenza tecnica e biblioteconomica); il fulcro del Servizio bibliotecario regionale, avendo messo in rete circa 100 biblioteche comunali, universitarie, scolastiche e diocesane calabresi, tra le quali quelle delle università Magna Graecia e Mediterranea, ma anche il Polo culturale Mattia Preti del Consiglio regionale e la Biblioteca del Museo archeologico di Reggio Calabria.
Inoltre, il Sistema Bibliotecario Vibonese è un luogo di promozione della lettura, inclusione, democrazia, socialità, che interagisce con il territorio attraverso costanti rapporti e progettualità intraprese con le scuole di ogni ordine e grado, con la Casa Circondariale e con numerose associazioni. È un “rifugio” per migliaia di studenti che quotidianamente usufruiscono di numerosi servizi offerti, un punto di incontro e accoglienza per bambini, famiglie, anziani, grazie alle innumerevoli iniziative promosse anno dopo anno e che hanno contribuito a farne un modello di biblioteca all’avanguardia per tutto il Meridione, una vera “Piazza del sapere”.
Al di fuori dei confini regionali il SBV ha contribuito a dare lustro alla Calabria, curando lo stand regionale presso il Salone del Libro di Torino. Ha ideato e realizzato con successo un altro evento importante e riconosciuto quale il “Festival Leggere&Scrivere”, giocando un ruolo determinante nella nomina di Vibo Valentia quale Capitale italiana del Libro 2021″.

Infine, formula una precisa richiesta: “Chiediamo fortemente che venga rifinanziata, in bilancio regionale, la L.R. 19 aprile 1985, n. 17 (Norme in materia di biblioteche di Enti locali o d’interesse locale), così come è stato sino al 2008, in modo da sostenere economicamente le biblioteche comunali e di interesse locale e tutti i Sistemi Bibliotecari Territoriali Calabresi che versano nelle medesime condizioni”.

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