Sit-in in difesa dell’ospedale “San Bruno”, amministrazione comunale e movimento Liberamente chiamano a raccolta i cittadini

L'obiettivo è tutelare il diritto alla salute e sollecitare l'attuazione degli interventi previsti per l'ospedale
ospedale serra san bruno

L’amministrazione comunale di Serra San Bruno, guidata dal sindaco Alfredo Barillari, e il movimento civico Liberamente invitano i cittadini a prendere parte attiva al sit-in che si svolgerà domani, a partire dalle ore 10, davanti la sede dell’Asp di Vibo Valentia, al fine di difendere la piena operatività dell’ospedale San Bruno e di rivendicare il diritto alla salute degli abitanti del comprensorio delle Serre.

All’iniziativa saranno presenti anche amministratori e associazioni, pronti a chiedere attenzione per i temi della sanità provinciale e – ancora una volta – l’attuazione dei Dca di marzo e novembre 2024 che prevedevano per il nosocomio serrese l’attivazione di 5 posti in Day surgery, di 10 posti aggiuntivi di Medicina interna (per un totale di 30 posti) e l’apertura del reparto di Riabilitazione con 20 posti, il tutto corredato da un’opportuna dotazione di personale. 

All’iniziativa saranno presenti anche amministratori e associazioni, pronti a chiedere attenzione per i temi della sanità provinciale e – ancora una volta – l’attuazione dei Dca di marzo e novembre 2024 che prevedevano per il nosocomio serrese l’attivazione di 5 posti in Day surgery, di 10 posti aggiuntivi di Medicina interna (per un totale di 30 posti) e l’apertura del reparto di Riabilitazione con 20 posti, il tutto corredato da un’opportuna dotazione di personale. 

Per l’occasione sono stati messi a disposizione dei pullman gratuiti con partenza alle ore 8.30 da piazza Tozzo. “Chiediamo a tutti i cittadini – sostengono i promotori – di dare voce e forza a legittime richieste mirate ad assicurare un diritto costituzionalmente garantito. Siamo pronti ad andare avanti con tutti i mezzi previsti dalla legge per garantire alla nostra comunità la tutela della salute e la possibilità di continuare a vivere serenamente in questo territorio”.

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