Sorvegliato speciale al bar per sorseggiare una bibita, arrestato e rimesso in libertà

I carabinieri della stazione di Bagnara lo hanno sorpreso nel locale fuori dall'orario consentito e in violazione delle norme imposte

  I Carabinieri della Stazione di Bagnara Calabra, in servizio di pattuglia per il controllo del territorio, hanno sorpreso un sorvegliato speciale trentasettenne del posto, comodamente appoggiato al bancone di un bar a consumare la sua bevanda. Alla vista dei militari, lo stesso cercava invano di nascondersi e di sfuggire al controllo, venendo però raggiunto e fermato poco dopo.

Il pregiudicato, tra i vari obblighi, ha quello di rincasare non più tardi delle ore 19 che, considerato l’orario del controllo, non aveva rispettato. Inoltre, ha l’obbligo di non accedere all’interno di esercizi pubblici dalle ore 17, anch’esso non rispettato.

Il pregiudicato, tra i vari obblighi, ha quello di rincasare non più tardi delle ore 19 che, considerato l’orario del controllo, non aveva rispettato. Inoltre, ha l’obbligo di non accedere all’interno di esercizi pubblici dalle ore 17, anch’esso non rispettato.

In considerazione del suo curriculum criminale, dal quale si denotava la sua pericolosità, nonché delle violazioni commesse, il soggetto è stato tratto in arresto nella flagranza di reato. Ciò è stato ritenuto necessario anche avendo valutato la gravità del fatto in quanto, ben consapevole delle prescrizioni impostegli con la citata misura di prevenzione personale dal Tribunale di Reggio Calabria, l’uomo ha deciso deliberatamente di non rispettarla, senza avere nessun tipo di giustificazione e senza aver neppure avvisato le forze di polizia addette al suo controllo di eventuali impedimenti nel rincasare.

A seguito della celebrazione dell’udienza di convalida con rito direttissimo, presso il Tribunale di Reggio Calabria, è stato convalidato l’arresto e l’uomo tornato in libertà con le precedenti prescrizioni della sorveglianza speciale cui era già sottoposto. Il procedimento è attualmente nella fase delle indagini preliminari e per l’indagato vale il principio di non colpevolezza sino alla sentenza definitiva.

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