Due ore di dibattito sereno e costruttivo per tracciare la traiettoria da seguire per levare il Vibonese dalle sabbie mobili dell’emarginazione e cercare di proiettarlo verso livelli più consoni alla sua storia e alle sue inespresse potenzialità. In leggero ritardo rispetto all’orario fissato, il sindaco Enzo Romeo avvia i lavori della Conferenza prendendo atto dei tanti banchi vuoti alla sua destra e di quelli non tutti occupati alla sua sinistra.
Non nasconde il suo rammarico per le ostruzionistiche prese di posizione del consigliere regionale Michele Comito impegnato a porre questione di legittimità e non di sostanza nel mentre il territorio provinciale tende a scomparire dal contesto regionale. Si sofferma sul lavoro meritorio portato avanti da alcune associazioni vibonesi che, a loro spese, stanno per presentare un ricorso al Tar per chiedere la revoca del Dca n. 92/2024 che ha pesantemente penalizzato il Vibonese togliendo dalle disponibilità dell’Asp ben dieci milioni di euro.
Non nasconde il suo rammarico per le ostruzionistiche prese di posizione del consigliere regionale Michele Comito impegnato a porre questione di legittimità e non di sostanza nel mentre il territorio provinciale tende a scomparire dal contesto regionale. Si sofferma sul lavoro meritorio portato avanti da alcune associazioni vibonesi che, a loro spese, stanno per presentare un ricorso al Tar per chiedere la revoca del Dca n. 92/2024 che ha pesantemente penalizzato il Vibonese togliendo dalle disponibilità dell’Asp ben dieci milioni di euro.
Al suo fianco ci sono i consiglieri regionali Raffaele Mammoliti, Antonio Lo Schiavo e Francesco De Nisi, che, a turno, prendono subito la parola in quanto obbligati a correre a Reggio Calabria per prendere parte al Consiglio regionale.
Da tutti e tre arrivano parole di sostegno all’operato di Romeo, che ha saputo rendersi interprete delle istanze de territorio “andando oltre quegli aspetti formali e speciosi – afferma Raffaele Mammoliti – che sono il paradigma di un modo di fare politica a tutela di quel Vibonese che sino ad oggi non abbiamo saputo difendere”.
Su richiesta dei sindaci, interviene anche il cardiologo Soccorso Capomolla che, con dire chiaro ed efficace mette a nudo tutti i mali della sanità territoriale. Piaghe che partono da lontano e che, col passare del tempo, si sono incancrenite sino a catapultare il territorio nei meandri dell’emarginazione socio-sanitaria. A base di ogni carenza mette non solo la timidezza della politica, ma anche i danni creati da un apparato burocratico incapace di dare risposte adeguate e tempestive alle istanze della popolazione. Poi, il dibattito registra gli interventi di numerosi sindaci e si chiude con la sintesi operata dal sindaco Enzo Romeo, che, oltre a fissare un nuovo appuntamento per la fine del prossimo agosto, invita i presenti a firmare il ricorso proposto dalle associazioni. Cosa che viene fatta da quasi tutti i sindaci. A seguire i lavori anche una folta delegazione del “Comitato carigivers” del don Mottola di Drapia. Nessuna notizia del generale Antonio Battistini, commissario Asp, che tutti pensavano si sarebbe presentato in Conferenza per come sempre fatto in precedenza.