Tagli boschivi illegali e furto di legname, otto denunce

Avviata un'attività di osservazione mediante fototrappola, i video e le immagini hanno consentito agli investigatori di individuare e identificare i soggetti impegnati nel carico e nel trasporto di circa 60 quintali di tronchi

Cinque persone, tra cui un minorenne, sono state denunciate dai carabinieri alla Procura della Repubblica di Palmi perché responsabili di furto di materiale legnoso. Altre tre persone sono state segnalate alla Procura di Reggio Calabria perché, senza autorizzazione, hanno eseguito un taglio boschivo all’interno del Parco Nazionale dell’Aspromonte, nella zona di Bagaladi. Il primo intervento dei militari dell’Arma è avvenuto in località “Castello” di Oppido Mamertina, dove i carabinieri del Reparto “Aspromonte” e del “Nucleo Parco” hanno accertato un taglio abusivo di circa 40 piante di leccio, con diametri compresi tra 30 e 40 centimetri.

Cinque persone, tra cui un minorenne, sono state denunciate dai carabinieri alla Procura della Repubblica di Palmi perché responsabili di furto di materiale legnoso. Altre tre persone sono state segnalate alla Procura di Reggio Calabria perché, senza autorizzazione, hanno eseguito un taglio boschivo all’interno del Parco Nazionale dell’Aspromonte, nella zona di Bagaladi. Il primo intervento dei militari dell’Arma è avvenuto in località “Castello” di Oppido Mamertina, dove i carabinieri del Reparto “Aspromonte” e del “Nucleo Parco” hanno accertato un taglio abusivo di circa 40 piante di leccio, con diametri compresi tra 30 e 40 centimetri.

Il materiale legnoso, già sezionato in tronchetti e accatastato, era pronto per il trasporto. Avviata un’attività di osservazione mediante fototrappola, i video e le immagini hanno consentito agli investigatori di individuare e identificare i cinque soggetti impegnati nel carico e nel trasporto di circa 60 quintali di tronchi.

A Bagaladi i carabinieri hanno accertato l’esecuzione di un intervento di taglio boschivo di leccio e castagno su una superficie di diecimila metri quadrati all’interno del perimetro del Parco nazionale dell’Aspromonte. Verificata l’assenza di un nulla osta preventivo da parte dell’Ente Parco, quindi, sono scattate le denunce delle tre persone coinvolte. (Ansa)

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