Due atti, due ore di spettacolo, duemila risate che servono a conciliare gli spettatori con il buonumore e a restituire loro quella serenità che non sempre, nel corso dei giorni, riesce a farci compagnia. Nel cinema Moderno, gremito in ogni ordine di posti, va in scena la commedia “Belli, brutti e… farabutti”, testo di Piero Procopio e regia di Angela Bentivoglio.
Attori di livello
Attori di livello
Brillanti protagonisti gli attori della compagnia “Nati per caso”, un nome che potrebbe far pensare a qualcosa di improvvisato, ma che così non è. Sul palco, accompagnati dal continuo rimbombo degli applausi, si muovono attori di grande bravura che sanno interpretare senza incertezze il ruolo loro affidato calandosi con grande sicurezza nel copione. Tutti affrontano il pubblico in scioltezza, senza pause e senza papere, sintomo questo di un lavoro preparato con passione e impegno e, che, spostandosi da teatro in teatro, non potrà che regalare grandi soddisfazioni e grandi successi. E’ stato così nei giorni scorsi a Cirò, s’è ripetuto giovedì sera a Vibo e sarà così anche a Lamezia e in tutte le altre città dove “Nati per caso” si sposterà nelle prossime settimane. Bravi, dunque, bravi tutti, a cominciare da Genny Longo e Mirella Longo per poi finire a Roberta Greco, Nicky Mercadante e Gregorio La Bella senza dimenticare Daniele Vivona, Paolo Cusa e Antonio Galati.
Un’attrice da Oscar
Nessuno, però, ce ne voglia, ma quando sulla scena fa irruzione coi suoi passetti traballanti e la voce squillante Angela Bentivoglio, nel ruolo della zia Nanà, il Moderno viene giù giù sotto il peso delle risate e dei convinti applausi. Applausi che si ripetono in ogni sua apparizione e che Angela sicuramente merita. Lei non è solo regista, lei è anche un’attrice nata e anche se fa parte di “Nati per caso” al caso non affida proprio niente. E’ spontanea, sicura, attenta, esuberante ed esilarante. Per assegnarle l’oscar della migliore in scena, sempre rimarcando la grande bravura di tutti gli altri, basterebbe aver osservato la spassosa e disinvolta eleganza con cui affrontava i continui cambi di abito passando con nonchalance dal lungo al mini e viceversa. Insomma, un’Angela Bentivoglio da scudetto, a dimostrazione, ove ce ne fosse bisogno, che tutti i riconoscimenti sin qui ottenuti ha saputo conquistarseli sul campo.
Il teatro è cultura
Il pubblico dimostra di apprezzare e godere della sana allegria che i “Nati per caso” diffondono in sala. La città, ma anche la provincia, ama il teatro da sempre. Sarebbe importante non privarla a lungo di un certo punto di riferimento. Il teatro è arte, allegria, musica, drammatizzazione e altro ancora. E’ un modo per ritrovarsi, socializzare, vivere. Il teatro è cultura. E di cultura ha grande bisogno tutto il territorio.