La città di Vibo Valentia si trova davanti a un passaggio decisivo per la propria crescita culturale e, con essa, sociale. L’imminente apertura del teatro comunale e la preparazione della prima stagione teatrale hanno acceso l’interesse dei cittadini e degli operatori del settore. Un’attenzione accresciuta anche dalle valutazioni e dai commenti apparsi sulla stampa negli ultimi giorni, alcuni dei quali – come sottolinea il presidente della Commissione di valutazione, Domenico Libero Scuglia – espressi senza conoscere il quadro completo delle proposte presentate. Proprio per chiarire il percorso seguito e nel rispetto del principio di trasparenza dovuto a ogni cittadino, Scuglia, dirigente del settore Cultura e presidente della Commissione, ha ritenuto necessario spiegare pubblicamente i criteri e le riflessioni alla base della scelta finale.
Otto proposte, tutte ammesse e di alto livello
Otto proposte, tutte ammesse e di alto livello
Il presidente evidenzia innanzitutto la soddisfazione per l’ampia partecipazione degli operatori culturali: otto proposte, tutte ammesse, con cartelloni che nella quasi totalità dei casi hanno mostrato qualità e spessore. Un dato che conferma, secondo Scuglia, il “grande fermento culturale” che attraversa la città. La selezione, proprio per l’alto livello generale, non è stata affatto semplice. La Commissione, tuttavia, era chiamata a valutare non solo il valore artistico della stagione proposta, privilegiando comunque i cartelloni più diversificati rispetto a quelli “mono-disciplinari”, ma anche la qualificazione del soggetto proponente, come previsto dall’Avviso pubblico e dalla griglia di valutazione articolata in due distinti ambiti.
Un teatro nuovo, una stagione “sperimentale”
La decisione, spiega Scuglia, è stata condizionata da un fattore peculiare: il teatro comunale di Vibo Valentia è una struttura nuova, alla sua prima stagione. Non si trattava quindi di programmare per un teatro già avviato, ma di impostare un percorso “sperimentale”, che richiedeva garanzie di affidabilità tecnica e gestionale oltre che artistiche. Per questo è risultata determinante la solidità dell’operatore, la sua esperienza nel territorio regionale e non solo, e la presenza di un gruppo di lavoro completo, in grado di coprire ogni figura professionale necessaria al funzionamento di una stagione teatrale. Un aspetto che, secondo la Commissione, diventa cruciale “per la perfetta riuscita” di una struttura appena nata.
AMA Calabria al primo posto
La graduatoria stilata dalla Commissione ha visto AMA Calabria collocarsi al primo posto. Una scelta, precisa Scuglia, frutto di un’attenta ponderazione: l’ente è stato ritenuto il più idoneo a garantire un equilibrio tra qualità artistica del cartellone ed esperienza organizzativa, grazie a un gruppo di lavoro “variegato e completo”. Il presidente sottolinea che il lieve scarto rispetto agli altri concorrenti è indice di una valutazione approfondita e di un confronto serrato.
Il lavoro “dietro le quinte”
In conclusione, Scuglia ricorda che il teatro non è fatto soltanto dagli artisti sul palco, ma anche da un mondo di professionalità che opera dietro le quinte, spesso invisibile ma indispensabile. È anche a queste figure che la Commissione ha rivolto attenzione nella scelta dell’operatore più adatto per inaugurare un percorso culturale nuovo per la città.


