Tirocinanti esclusi dalla stabilizzazione, Tavernise incalza la Regione

Il capogruppo del M5S in Consiglio regionale: non si può penalizzare chi da anni lavora nei territori più fragili della Calabria

Il capogruppo del Movimento 5 Stelle in Consiglio regionale, Davide Tavernise, interviene con forza sulla situazione dei Tirocinanti di Inclusione Sociale (TIS) impiegati nei Comuni di Longobucco, Campana, Bocchigliero e San Giovanni in Fiore. Si tratta di oltre 300 lavoratori che da anni operano nei territori montani della Sila Greca in progetti di valorizzazione ambientale e inclusione sociale, attraverso percorsi formativi e tirocini “on the job”.

“La Regione Calabria faccia immediata chiarezza sul futuro dei Tirocinanti di Inclusione Sociale (TIS) dei Comuni di Longobucco, Campana, Bocchigliero e San Giovanni in Fiore. Non è accettabile che proprio coloro che rientrano tra i beneficiari prioritari della normativa nazionale risultino oggi esclusi dai percorsi di stabilizzazione previsti dalla piattaforma regionale”, dichiara Tavernise, annunciando la presentazione di un’interrogazione urgente alla Giunta regionale.

“La Regione Calabria faccia immediata chiarezza sul futuro dei Tirocinanti di Inclusione Sociale (TIS) dei Comuni di Longobucco, Campana, Bocchigliero e San Giovanni in Fiore. Non è accettabile che proprio coloro che rientrano tra i beneficiari prioritari della normativa nazionale risultino oggi esclusi dai percorsi di stabilizzazione previsti dalla piattaforma regionale”, dichiara Tavernise, annunciando la presentazione di un’interrogazione urgente alla Giunta regionale.

I lavoratori coinvolti, secondo il consigliere pentastellato, sono figure qualificate, che svolgono un ruolo essenziale per il mantenimento del territorio e la coesione delle comunità locali. “Sono lavoratori qualificati, impiegati in attività fondamentali per la salvaguardia del territorio e la coesione delle comunità locali. Eppure – spiega Tavernise – dopo anni di servizio e promesse istituzionali, si ritrovano oggi a rischio esclusione per motivi burocratici non meglio chiariti”.

Nell’interrogazione, Tavernise richiama la recente Legge n. 18/2024, che prevede espressamente l’assunzione prioritaria per “i beneficiari delle risorse degli accordi di programma” attivati nei Comuni interessati. “Si tratta – continua – dei TIS finanziati con le D.G.R. 258/2016 e 404/2017, già utilizzati da queste amministrazioni e in possesso dei requisiti previsti. Ogni esclusione sarebbe una grave violazione di legge”.

Il consigliere regionale chiede quindi un intervento immediato da parte della Regione: “Di attivarsi senza indugio per includere questi tirocinanti nei percorsi di stabilizzazione, dando seguito agli impegni assunti, anche nel quadro degli incentivi già previsti – fino a 40mila euro a lavoratore – e alle deroghe normative concesse dallo Stato”.

Infine, Tavernise sottolinea l’urgenza della situazione, ricordando la chiusura della piattaforma regionale lo scorso 16 giugno: “La piattaforma regionale si è chiusa il 16 giugno – conclude Tavernise – ora si apre la fase operativa. È il momento delle scelte, non degli alibi. I territori dell’entroterra calabrese non possono essere penalizzati ancora. Lo dobbiamo a questi lavoratori, e alla dignità del lavoro pubblico”.

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