Nessuna proroga per i Tirocinanti di Inclusione Sociale (TIS) in Calabria. È quanto emerso nel Tavolo sul precariato che si è tenuto ieri tra l’assessore regionale al Lavoro Giovanni Calabrese e le sigle sindacali confederali, tra cui Nidil Cgil Calabria e Cgil Calabria, rappresentate da Ivan Ferraro e Luigi Veraldi.
Al centro del confronto, la gestione dei diversi bacini di lavoratori ancora in attività o in attesa di stabilizzazione. La Regione ha chiarito che i tirocini in scadenza a partire da ottobre 2025 non potranno essere prorogati, smentendo ufficialmente la possibilità per i Comuni di disporre prolungamenti autonomi.
Al centro del confronto, la gestione dei diversi bacini di lavoratori ancora in attività o in attesa di stabilizzazione. La Regione ha chiarito che i tirocini in scadenza a partire da ottobre 2025 non potranno essere prorogati, smentendo ufficialmente la possibilità per i Comuni di disporre prolungamenti autonomi.
I Comuni avranno tempo fino al 31 luglio 2025 per aderire, con delibera di giunta, alla manifestazione d’interesse regionale. Solo gli enti che formalizzeranno l’adesione entro questa data potranno accedere alle misure di stabilizzazione previste.
Dal 1° agosto, per i lavoratori esclusi dalle stabilizzazioni o impiegati in enti che non aderiranno, la Regione attiverà un percorso differenziato. Saranno previste misure alternative, con l’impegno dell’ente regionale a garantire la contrattualizzazione attraverso strumenti dedicati.
Per i tirocinanti under 60 è allo studio una misura di “fuoriuscita” pari a 40mila euro lordi, rivolta a chi non rientrerà nei percorsi di stabilizzazione. Gli over 60, invece, potranno partecipare alle manifestazioni d’interesse dei Comuni, al pari degli altri tirocinanti.
Nel frattempo, Arpal sta procedendo all’erogazione della prima mensilità del contributo da 631 euro, in attuazione del decreto dirigenziale n. 9764 del 4 luglio.
Un chiarimento importante è arrivato anche sul fronte degli enti privati: eventuali stabilizzazioni dovranno avvenire esclusivamente tramite la piattaforma Dunamis, ma non beneficeranno di contributi economici regionali, né della misura dei 40mila euro.
Nidil Cgil Calabria e Cgil Calabria hanno chiesto un nuovo incontro con la Regione per il 1° agosto, una volta conclusa la fase di adesione dei Comuni, per discutere nel dettaglio le misure rivolte ai lavoratori esclusi dai percorsi di stabilizzazione. I sindacati confermano l’impegno a vigilare su ogni singola vertenza e sul rispetto degli impegni assunti a livello regionale.