Torna Trame. Festival dei libri sulle mafie: a Lamezia Terme la cultura si fa presidio civile

Dal 17 al 22 giugno la XIV edizione, tra parole, immagini e memoria. Oltre cento ospiti per sei giorni di incontri, dibattiti, mostre e proiezioni: il tema è “Liberi Liberi”.

Dal 17 al 22 giugno 2025, Lamezia Terme torna ad essere il cuore pulsante del confronto culturale e civile con Trame. Festival dei libri sulle mafie, giunto alla sua quattordicesima edizione. Quest’anno il titolo scelto è “Liberi Liberi”, un invito esplicito a interrogarsi su cosa significhi oggi – nella società, nella politica, nella vita quotidiana – vivere davvero liberi.

Un’edizione ancora più aperta ai linguaggi contemporanei e ai temi del presente, che intreccia parola scritta, testimonianza civile, racconto visivo e confronto istituzionale. Dal tema delle migrazioni con l’evento “Il rumore del mare”, alla riforma della giustizia con il Viceministro Sisto e i vertici dell’ANM, passando per l’analisi delle mafie globali con studiosi come John Dickie, Anna Sergi ed Enzo Ciconte.

Non mancheranno panel sull’espansione criminale nei Balcani, il rapporto tra mafia e politica locale, l’economia legale, l’ambiente e la sanità. Un programma che si articola anche attraverso il linguaggio del cinema con proiezioni d’autore: tra queste, il documentario “Cutro, Calabria, Italia” di Mimmo Calopresti, il docufilm “Magma” di Attilio Bolzoni, e “Medma non si piega” su Peppe Valarioti, firmato da Gianluca Palma.

Grande attenzione alla narrazione per immagini con la mostra fotografica “Il valore della testimonianza”, dedicata al fotoreporter Andy Rocchelli, e il progetto “Giancarlo Siani a fumetti”. Tra le installazioni, anche “L’ombra del pizzo” di Grazia Resta.

Il progetto #TrameinCittà porterà il festival nei luoghi simbolici di Lamezia: l’aeroporto, la stazione centrale, il tribunale, il mercato di Sambiase, fino agli spazi culturali e sociali cittadini.

Trame 14 rende omaggio anche alla memoria e alla parola, ricordando Corrado Alvaro a 130 anni dalla nascita. Le sue parole accompagneranno il festival: “La disperazione più grande che possa impadronirsi di una società è il dubbio che vivere rettamente sia inutile.”

Non mancherà il coinvolgimento dei giovani, con il progetto HubS – Spazi di Innovazione Sociale, e il talk “Connettere energie”, dedicato ai nuovi luoghi dell’impegno civile. In chiusura, spazio alla musica e al teatro con i Malvax in concerto e lo spettacolo “Bella Ciao. Genesi di un mito” di Dario De Luca.

Promosso da Fondazione Trame ETS e Ala – Associazione Antiracket, con il contributo della Regione Calabria e il patrocinio di Camera dei Deputati, Ministero dell’Interno, Rai per la sostenibilità, Confcommercio, ANCI e Comune di Lamezia Terme, il festival conferma la sua vocazione: essere una piazza viva, resistente, collettiva. Uno spazio dove la cultura non solo denuncia, ma costruisce.

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