Tragedie greche a Siracusa 2025: inaugurati gli incontri vibonesi in preparazione alla loro visione

I vibonesi sono chiamati a partecipare per partire con Titti Preta e i soci de 'Il Salottino' alla volta del teatro siciliano

Una delle esperienze più coinvolgenti ed emozionanti che si possano vivere, e ciò accade da millenni. Assistere, anzi partecipare alle opere teatrali stese dagli antichi Greci smuove le corde più interiori della nostra anima, come alcun film o serie sarebbe oggi in grado di fare.

La totalità della cittadinanza è invitata a prendere parte, con una guida d’eccezione, alla prossima stagione teatrale del Teatro Greco di Siracusa, tempio mondiale delle arti performative classiche. Dal 9 maggio al 6 luglio si terrà la 60^ stagione di rappresentazioni sceniche, stagioni che non sempre si sono potute là ospitare ogni anno. Quattro saranno le nuove produzioni in programma, organizzate dall’Istituto Nazionale del Dramma Antico: la tragedia ‘Edipo a Colono’ – Sofocle – per la regia di Robert Carsen, la tragedia ‘Elettra’ – Sofocle – per la regia di Roberto Andò, la commedia ‘Lisistrata’ – Aristofane – per la regia di Serena Sinigaglia, il poema ‘Iliade’ – Omero – per la regia di Giuliano Peparini.

La totalità della cittadinanza è invitata a prendere parte, con una guida d’eccezione, alla prossima stagione teatrale del Teatro Greco di Siracusa, tempio mondiale delle arti performative classiche. Dal 9 maggio al 6 luglio si terrà la 60^ stagione di rappresentazioni sceniche, stagioni che non sempre si sono potute là ospitare ogni anno. Quattro saranno le nuove produzioni in programma, organizzate dall’Istituto Nazionale del Dramma Antico: la tragedia ‘Edipo a Colono’ – Sofocle – per la regia di Robert Carsen, la tragedia ‘Elettra’ – Sofocle – per la regia di Roberto Andò, la commedia ‘Lisistrata’ – Aristofane – per la regia di Serena Sinigaglia, il poema ‘Iliade’ – Omero – per la regia di Giuliano Peparini.

A condurci alla loro scoperta, l’operatrice culturale Titti Preta, fautrice giovedì 26 settembre di una straordinaria conferenza che ha riacceso l’atavico pathos per i drammi intramontabili nel copiosissimo pubblico presente.

Da ‘Il Salottino’ di Domenico Grillo, base dell’Associazione Socio-Culturale Vibo Valentia Città antica-Storia e società in Via Casalello 9, è stata lanciata la proposta di recarsi tutte e tutti insieme a Siracusa il prossimo anno, con una preparazione pregressa utile per gustare appieno gli spettacoli.

L’appuntamento con Titti Preta, al suo trentesimo anno da insegnante di ruolo, è a cadenza mensile; da qui alla primavera, nella seconda metà di ciascun mese, sarà possibile confrontarsi con storie d’altri tempi ma sempre attuali per la loro universalità.

Non lezioni ma ‘Conversazioni sui miti greci’, momenti dialogici che accresceranno la nostra consapevolezza sul background culturale che contraddistingue noi calabresi: la Magna Grecia.

La prima serata, ‘La Guerra di Troia: eroi, eroine, dèi e dee’, ha aperto un nuovo anno di eventi culturali e letterari in presenza per la professoressa, e non si poteva partire che con la civiltà ellenica, fulcro delle sue attività di docenza. L’anno zero dell’Occidente principiò proprio con il mitico conflitto dell’antica e ricchissima città orientale di Ilio, il che ci obbliga a conoscerne bene i contorni e gli sviluppi. Senza quell’Omero, tanto inclito quanto ideale, nessuno avrebbe mai trasferito in versi i canti che gli aedi componevano e i rapsodi riformulavano in un’epoca priva della scrittura. Migliaia e migliaia di parole e formulari da ricordare a memoria, sfruttando i segreti della mnemotecnica, e da declamare pubblicamente in nobili contesti di convivialità e celebrazioni, con ascoltatori che amavano intervenire direttamente nelle esibizioni e influenzarne gli esiti. Depositari ed espressione della cultura popolare, siffatti cantori erano richiesti anche a Hipponion dal suo ceto aristocratico.

La docente non si è risparmiata nell’introdurre il primo imponente poema epico nella Storia occidentale, descrivendone i personaggi e leggendo metricamente gli esametri del proemio: all’inizio, fu l’ira di Achille. In una sala più che colma, la meraviglia scatenata dall’udire l’eufonia del primo idioma ad aver inserito i suoni vocalici tra quelli consonantici ha fatto raggiungere eccelsi picchi di entusiasmo non sperimentabile altrimenti. Con l’invocazione alla Musa, suggeritrice di vicende e garanzia di rimembranza, si rimuove il velo dai cinquanta giorni finali dello scontro, i più terribili e decisivi.

Da metà ottobre saranno in vendita i biglietti per la stagione teatrale di Siracusa. Ci commuoveremo e verseremo lacrime nel compatire ataviche storie di sangue, amore e schiavitù.

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