Tropea, un campo di padel su terreno confiscato alle cosche. Progetto finanziato dal Comune

La nuova struttura sportiva dovrebbe essere inaugurata in primavera. Il progetto si inquadra in un programma di rigenerazione urbana

L’Amministrazione comunale di Tropea ha dato avvio all’iter per la realizzazione di un campo di padel in un terreno confiscato alla ‘ndrangheta. L’intervento é finanziato con fondi comunali per un totale di 62mila euro. L’iniziativa è stata promossa per soddisfare, oltre che la crescente popolarità del padel, la necessità di colmare il deficit di infrastrutture sportive nella città. Il Comune di Tropea ha già avviato tre percorsi fitness all’aperto, mentre un quarto é in fase di realizzazione.

<Questo intervento – ha detto il sindaco, Nino Macrì – s’inquadra nel progetto ambizioso di rigenerazione urbana e di promozione dell’attività sportiva nella comunità. Uno sforzo che dimostra il nostro impegno costante nel fornire risposte concrete alle esigenze della comunità e nel trasformare le risorse in strumenti per il bene comune. Salvo eventuali intoppi, i lavori dovrebbero concludersi entro i primi di marzo, consentendo alla comunità di beneficiare presto di questa nuova struttura sportiva>.

<Questo intervento – ha detto il sindaco, Nino Macrì – s’inquadra nel progetto ambizioso di rigenerazione urbana e di promozione dell’attività sportiva nella comunità. Uno sforzo che dimostra il nostro impegno costante nel fornire risposte concrete alle esigenze della comunità e nel trasformare le risorse in strumenti per il bene comune. Salvo eventuali intoppi, i lavori dovrebbero concludersi entro i primi di marzo, consentendo alla comunità di beneficiare presto di questa nuova struttura sportiva>.

L’inaugurazione del nuovo campo di padel – ha aggiunto il sindaco Macrì – rappresenterà anche un passo in avanti nella risoluzione del problema della carenza di infrastrutture sportive, dimostrando l’attenzione della nostra Amministrazione nei confronti dello sport e del benessere della

© Riproduzione riservata

Ti potrebbe interessare...

In vista de “L’anno che verrà 2026”, il Comune introduce divieti e restrizioni nelle aree chiave della città per gestire l’afflusso di migliaia di persone e garantire lo svolgimento in sicurezza dell’evento di rilievo nazionale
Verifiche su locali e avventori per il rispetto delle norme su alcol, sicurezza e ordine pubblico. Identificate 226 persone e controllati oltre 130 veicoli
Il 2025 si chiude nel segno delle denunce e delle omissioni. I comitati affidano alla magistratura ciò che la politica ha lasciato irrisolto

Testata giornalistica registrata al Tribunale di Vibo Valentia n.1 del Registro Stampa del 7/02/2019. Direttore Responsabile: Nicola Lopreiato
Noi di Calabria S.r.L. | P.Iva 03674010792