Il malcontento sulla sanità investe tutto il territorio provinciale e, attesa la lentezza con cui gli addetti ai lavori provano a tamponare tutte le emergenze, comitati e associazioni si uniscono, si organizzano e si preparano a far sentire la loro voce. Per dare maggior efficacia alla loro azione, s’è costituito a Pizzo il coordinamento “Fronte salute pubblica”, al quale hanno dato subito adesione il “Comitato Pro Ospedale” di Tropea rappresentato dall’ex sindaco Giuseppe Romano, l’associazione “Difesa diritti del territorio” di Nicotera (Pino D’Aloi e Mimmo Pagano), l’“Osservatorio civico-Città attiva” di Vibo (Ornella Grillo, Daniela Primerano, Francesca Guzzo), il “Comitato Salute Pubblica” di Pizzo (Giuseppe De Caria, Saverio Consiglio, Pino Granatiero, Giorgio Fanello, Gerardo Parisi e Toni Ricciuto).
Attenzione alla periferia
Attenzione alla periferia
Del nuovo coordinamento dovrebbero far parte anche altri comitati radicati sul territorio delle Pre Serre e delle Serre. Il compito di guidare la nuova struttura è stato, temporaneamente, affidato a Giuseppe De Caria. L’obiettivo comune è quello di accendere i riflettori sulla sanità nel Vibonese per rivendicare quel diritto alla salute sino ad oggi in buona parte negato specialmente nella periferia. Ogni comitato o associazione continuerà a mantenere la propria autonomia e porterà a conclusione le battaglie già avviate, quando, però, in gioco ci saranno problemi di interesse provinciale sarà compito del coordinamento creare un fronte comune che sia in grado di avviare ogni iniziativa utile ad attenuare i disagi sino ad oggi vissuti dall’intera utenza sanitaria.
Dialogo con le istituzioni
Almeno inizialmente, sarà privilegiato il dialogo con le istituzioni e con gli uffici competenti essendo tutti i fondatori del “Fronte salute pubblica” pienamente convinti che da un sereno e corretto confronto con Prefettura, Regione e Asp potrebbero scaturire scelte concrete. Di pari passo, si sta già lavorando per allargare il fronte ad altri coordinamenti operativi nelle altre quattro province calabresi. Nel percorso programmatico già abbozzato sono previste, nell’immediato, richieste di incontro col Prefetto e con la terna commissariale dell’Asp con l’obiettivo di portare sul tavolo le questioni più bisognose di soluzioni urgenti. In particolare, sarà chiesto il ripristino dei reparti chiusi nello Jazzolino e il potenziamento di quelli ridotti al lumicino a cominciare dall’ortopedia i cui sei posti disponibili non sono assolutamente sufficienti a coprire le esigenze del territorio.
Poliambulatori in affanno
Non a caso, nei giorni scorsi, un anziano imprenditore turistico di Capo Vaticano, fratturatosi un piede mentre era in casa, causa la mancanza di posti liberi a Vibo e negli ospedali più vicini, è stato ricoverato, alla fine, in una clinica di Cosenza. Semplicemente inaccettabile! Il coordinamento solleciterà ancora la massima attenzione per gli ospedali di Serra e Tropea per i quali sarà chiesta, in prima battuta, almeno l’attivazione dei servizi previsti dal decreto di riorganizzazione della rete ospedaliera n. 78/2024 del Commissario ad acta per la sanità regionale. Sarà, altresì, chiesta la massima attenzione per le strutture ospedaliere di Pizzo, Nicotera e Soriano sedi di poliambulatori in continuo affanno.
Case di comunità al palo
Il Coordinamento nato a Pizzo porrà all’attenzione della triade commissariale anche la questione delle cinque Case di comunità previste dal Pnrr (Nicotera, Soriano, Serra, Filadelfia, Mileto) e dei due Ospedali di Comunità da realizzare a Tropea e Soriano e i cui lavori sono ancora, in buona parte, solo sulla carta. E’ già, comunque, in fase di stesura un documento ben articolato che dovrà fare da guida lungo il cammino che il “Fronte di salute pubblica” intenderà portare avanti.