Un servizio di asilo nido, mai realizzato nella zona e dedicato ai bambini da 0 a 36 mesi, potrebbe presto diventare realtà a Dasà, comune guidato dal sindaco Raffaele Scaturchio. Tutto ciò grazie a una convenzione firmata con il comune di Acquaro, attualmente retto da una terna commissariale straordinaria guidata da Umberto Campini, dopo lo scioglimento per infiltrazioni mafiose (il primo nella storia del paese).
L’accordo ha permesso di presentare un progetto da 480mila euro, con cui si richiede un finanziamento attraverso il PNRR nell’ambito della Missione 4 – Istruzione e Ricerca, specificamente nella componente dedicata al potenziamento dei servizi per la prima infanzia. Il progetto prevede la realizzazione di un asilo nido al primo piano dell’ala sinistra del plesso scolastico di Dasà, in via Provinciale. La struttura, da ristrutturare e riconvertire, potrà accogliere fino a 40 bambini residenti nei due comuni, rispettando il minimo previsto dal bando (20 unità).
Se approvato, rappresenterebbe un servizio di grande valore per le giovani famiglie del comprensorio: un incentivo a rimanere, a mettere radici, a far crescere la comunità. Un’opportunità concreta per contrastare lo spopolamento dei piccoli centri. Perché, senza sinergia tra enti e territori, non si va lontano. E se oggi parlare di fusione tra comuni sembra ancora un tabù, ne riparleremo — forse con urgenza — quando l’intero comprensorio conterà appena 500 abitanti. E quel momento, purtroppo, non sembra troppo lontano.