Nei palazzi istituzionali, probabilmente, si respira aria di Natale. Non si spiega diversamente il fatto che, a distanza di dieci giorni dalla richiesta di un incontro per parlare di problemi sanitari, né la commissione straordinaria che gestisce l’Asp né la Prefettura abbiano avvertito l’esigenza di dare una risposta chiara al sindaco di Drapia, Alessandro Porcelli, e ad altri 45 sindaci, che, preoccupati per la sorte del “Medical Center don Mottola”, sono scesi in campo compatti a tutela degli interessi delle comunità amministrate.
Sindaci compatti
Sindaci compatti
Una presa di posizione unitaria non si era mai verificata nella storia della provincia vibonese, così come, forse, non si sarà mai verificato che Asp e Prefettura non dessero retta praticamente all’intero territorio su cui sono chiamate a vigilare. Eppure, nella lettera inoltrata dal sindaco di Drapia, vengono ricostruiti, con grande chiarezza, i termini della vertenza ancora aperta così come viene sottolineato il fatto che non solo c’è in gioco la salute degli utenti, ma anche il posto di lavoro di oltre cinquanta dipendenti.
“Noi siamo fortemente convinti – scrive Alessandro Porcelli, primo cittadino drapiese, nella sua richiesta di incontro per discutere sul don Mottola – della missione sociale che questa tipologia di azienda sottende, costituendo un patrimonio della comunità. Tuttavia il perdurare dello stato di emergenza e della mancata contrattazione potrebbe imporre la necessità di rivedere scelte strategiche, tra cui, non ultimo, una interruzione delle attività e la messa in cassa integrazione dei Lavoratori”.
Probabile nuovo sit-in
Peraltro, nei giorni scorsi, dopo un incontro tra delegazione di lavoratori, sindacati e terna commissariale, era stata ventilata la possibilità di dare una soluzione al problema per cui dipendenti e caregivers del don Mottola, volendo dimostrare la loro correttezza, avevano smantellato la postazione del sit-in che durava ormai da una settimana davanti ai cancelli dell’azienda sanitaria. Da quel giorno, però, non si è saputo più nulla per cui gli animi si stanno nuovamente surriscaldando e tutti si preparano a tornare sotto le finestre dell’Asp. E questa volta la protesta potrebbe tenere toni più alti rispetto alla settimana scorsa.
L’incontro
Di positivo, comunque, c’è che, se le istituzioni tacciono, la Cisl Sanità si muove e, martedì prossimo, a Catanzaro, su richiesta del segretario generale Daniele Gualtieri, si terrà un incontro con Ernesto Esposito, subcommissario unico per l’attuazione del “Piano di rientro dai disavanzi del servizio sanitario”, al quale prenderanno parte, oltre a Gualtieri e allo stesso Esposito, anche il segretario regionale della Cisl, Tonino Russo e il legale rappresentante del Don Mottola, Soccorso Capomolla. In assenza di risposte concrete, già mercoledì mattina potrebbe riprendere la protesta davanti all’Asp, mentre i sindaci potrebbero far sentire la loro voce nel corso della Conferenza dei sindaci che sarebbe stata convocata per il prossimo 19 dicembre per definire solo l’assetto organizzativo. Si prospetta un Natale caldo.