Il canto delle tortore poggiate sui pini, il ritmico frinire delle cicale, il sudore che scende a rivoli sul volto di una cinquantina di volontari che arrivano di buon mattino nella pineta di Nicotera Marina, animati dal nobile proposito di liberare il sottobosco da plastica, lattine, bottiglie, buste piene di rifiuti. E, poi, decine e decine di grossi sacchi pieni di materiale indifferenziato che vengono accostati ai margini della strada, in attesa che i mezzi messi a disposizione dall’amministrazione comunale li carichino a bordo per avviarli verso la discarica.
La giornata ecologica “Puliamo la natura” organizzata da Wwf, Pro Loco, associazione “Difesa diritti del territorio” e Lega navale col supporto dell’amministrazione Marasco si racchiude in questa cornice che soprattutto i turisti dimostrano di apprezzare interessandosi a tutto quello che si stava facendo. Qualcuno di loro, dopo aver depositato ogni cosa sotto i vicini ombrelloni, torna a unirsi ai volontari grondanti sudore. Lo fanno in piena allegria anche alcuni ragazzi bulgari e spagnoli, che, col loro italiano un po’ stentato fanno capire di condividere in pieno l’iniziativa.

Sotto i maestosi filari di pini, arrivano anche l’assessore comunale Francesco Antonio La Malfa e la vicepresidente del Consiglio Rosy Barillari, nonché il sindaco del Comune di Rosarno Pasquale Cutrì e il presidente provinciale del Wwf di Vibo, Gugliemo Galasso. Presenti e operativi anche il direttore della “Riserva naturale foce del Mesima”, Jasmine De Marco, e numerosi soci della Ddt con in testa i vicepresidenti Giuseppe Calopresti e Mimmo Chindamo, il tesoriere Rosario Schimio e Sara Restuccia.
A guidare il manipolo della Pro Loco c’è Salvatore Brosio, mentre munito di guanti e sacco si muove sotto gli alberi anche Nicola Rombolà, presidente di Italia Nostra. Per la buona riuscita dell’iniziativa ha concretamente collaborato anche la Lega Navale con il presidente Biagio D’Ambrosio, che ha messo a disposizione sacchi, gazebo e tutto l’occorrente per operare al meglio. Non è mancata neppure la gradita visita del personale della Delegazione di spiaggia della Capitaneria di Porto il cui comandante si è congratulato con tutti i presenti per la bella iniziativa.
Naturalmente, non sono poche le riflessioni che nascono spontanee di fronte allo scempio che si offre agli occhi dei volontari e che testimonia un degrado sconcertante, non solo per l’immondizia abbandonata in ogni dove, ma anche per le decine di alberi spezzati e secchi che potrebbero essere estremamente pericolosi in caso di incendi, che, purtroppo, sono anche frequenti. Oggi, la pineta, che si estende per oltre due chilometri con una larghezza di oltre cento metri, appartiene a più proprietari, demanio compreso, ma nessuno di loro si preoccupa di tenerla pulita. La stessa Forestale non sembra avere idee chiare.

E’ un discorso delicato che va affrontato e chiarito. Un patrimonio di verde così importante non può essere abbandonato all’incuria. A mezzogiorno, comunque, i volontari sparsi, a gruppi, dappertutto nel sottobosco senza fine, rientrano al punto di raduno trascinandosi dietro grossi sacchi di immondizia. Se ne conteranno quasi cento. Un lavoro davvero meritorio che viene premiato con… una bottiglietta d’acqua frasca e con il vivo ringraziamento da parte di Madre Natura. La stanchezza è tanta, la soddisfazione pure. L’appuntamento condiviso da tutti gli organizzatori è per la prossima primavera. Martedì prossimo, invece, alle 21, nel chiostro del Municipio di Nicotera, nuovamente tutti assieme per discutere sul tema “Territorio e Ambiente: Mare, Spiagge, Foce del Mesima e Beni culturali, un patrimonio da difendere e valorizzare”. La battaglia a tutela delle risorse naturali e culturali è cominciata.