Il Comune di Zambrone ha sottoscritto il protocollo d’intesa “Comuni Amici delle tartarughe Marine” promosso da Legambiente nell’ambito del progetto europeo Life Turtelnest. L’iniziativa ha l’obbiettivo di tutelare le tartarughe marine “Caretta caretta” e i suoi habitat naturali attraverso azioni coordinate di monitoraggio, conservazione e sensibilizzazione.
Tutela della nidificazione
Il protocollo, approvato con delibera di giunta comunale, prevede l’adozione di misure volte a proteggere i siti di nidificazione attraverso azioni virtuose finalizzate alla conservazione dei luoghi e all’introduzione di divieti alle attività impattanti quali la pulizia della spiaggia con mezzi meccanici, il divieto di transito di mezzi a motore, l’accensione di falò e la limitazione dell’inquinamento luminoso. Particolare attenzione sarà dedicata all’informazione e al coinvolgimento attivo di cittadini, operatori turistici e associazioni locali anche attraverso la promozione della cultura del rispetto per l’ambiente marino.
Aderisce anche Tropea
Per l’Assessore all’Ambiente del Comune di Zambrone, Enza Carrozzo, il protocollo d’intesa rientra nel programma di sensibilizzazione alle problematiche ambientali e alla salvaguardia degli ecosistemi che l’amministrazione comunale e l’assessorato all’Ambiente stanno portando avanti. A coordinare le attività sarà il Circolo Legambiente Ricadi che già lo scorso anno ha effettuato varie iniziative tra le quali il pattugliamento e il controllo di parte del litorale vibonese. L’adesione di Zambrone si aggiunge a quella del Comune di Ricadi, avvenuta lo scorso anno, e alla stipula del protocollo d’intesa siglato pochi giorni fa dai Commissari del Comune di Tropea.
L’impegno di Saragò
Il riconoscimento di “Comune amico delle Tartarughe marine”, conferito da Legambiente, inserisce l’ente in una rete virtuosa di realtà che scelgono la sostenibilità come prospettiva concreta. Franco Saragò, presidente del circolo Legambiente Ricadi, sottolinea l’importanza dell’adesione di Zambrone e, nello stesso tempo, continuerà a lavorare per stimolare l’adesione di altri comuni al progetto con l’obiettivo di realizzare azioni concrete di tutela del patrimonio costiero che possano favorire la nidificazione della specie. Nei prossimi giorni saranno realizzati alcuni incontri con i gestori dei lidi e delle strutture turistiche al fine di sensibilizzare gli operatori e coinvolgerli nelle attività di vigilanza e presidio del territorio.