Mileto, dopo il verdetto romano “scongelata” la vittoria elettorale. Venerdì tutti in piazza per festeggiare

Evitato lo scioglimento, il sindaco Salvatore Giordano vuole ringraziare tutti i cittadini che lo hanno votato e sostenuto

“Nunc est bibendum – scriveva il poeta latino Orazio in una sua celebre ode – nunc pede libero pulsanda terra”, “Ora bisogna bere, ora bisogna col piede libero far pulsare la terra”. Ed è quello che intendono fare il sindaco di Mileto, Salvatore Giordano, e la sua squadra di amministratori e simpatizzanti ora che il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi ha posto fine allo stillicidio dell’attesa dopo che il Prefetto di Vibo, con ogni probabilità, aveva proposto lo scioglimento dell’ente comunale miletese.

L’ora della festa

L’ora della festa

Ora, in sostanza, è arrivato il momento di liberare l’anima e il cuore dalle preoccupazioni e dalle paure e scendere in piazza per festeggiare quella vittoria elettorale dello scorso 9 giugno che era stata “congelata” in attesa di vedere come sarebbe finita. A bocce ferme e verdetto emesso, non c’è che da aprire le danze. Tutto questo si verificherà la sera del prossimo 15 novembre, a partire dalle ore 18, nella centrale piazza Italia della città. L’invito alla festa il sindaco Giordano l’ha rivolto a tutti i cittadini con una lettera aperta dalla quale traspare il senso della ritrovata serenità perché “con questo giusto provvedimento – scrive il primo cittadino – viene definitivamente sgomberato il campo da ogni illazione avanzata da chi non vuole il bene di Mileto e solo per combatterci politicamente era pronto a sposare la tesi inversa”.

La gratitudine

La sua gratitudine va a tutti i cittadini che non lo hanno mai abbandonato, anzi lo hanno sempre sostenuto dimostrando di condividere pienamente il suo modo di governare la città. Tutti in piazza, quindi, perché sarà quello il luogo giusto, il momento giusto “per ringraziare – conclude Salvatore giordano – i 2237 voti che ci consentono di essere qui, al governo del Comune, in un progetto di continuità e di progresso”.

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