Non stiamo esagerando e lo dimostreremo. Essendo nata a tutti gli effetti in Italia, l’arte della gelateria è prettamente una maestria italiana esportata in qualunque parte del mondo, e proprio i nostri prodotti sono i maggiormente apprezzati da ogni tipo di palato.
Quando si parla di gelato in tempi antichi, a dirla tutta si ha a che fare con preparazioni notevolmente diverse da quanto oggi si vede attribuita tale denominazione; la formula moderna del gelato, invece, è stata inventata nel 1686 dal siciliano Francesco Procopio dei Coltelli, nel gotha dei più illustri gelatieri connazionali assieme con il veneto Italo Marchioni, ideatore delle cialde a cono, mentre negli anni Quaranta dal Bel Paese partì la moda dei confezionati da passeggio. E gelato fu!
Quando si parla di gelato in tempi antichi, a dirla tutta si ha a che fare con preparazioni notevolmente diverse da quanto oggi si vede attribuita tale denominazione; la formula moderna del gelato, invece, è stata inventata nel 1686 dal siciliano Francesco Procopio dei Coltelli, nel gotha dei più illustri gelatieri connazionali assieme con il veneto Italo Marchioni, ideatore delle cialde a cono, mentre negli anni Quaranta dal Bel Paese partì la moda dei confezionati da passeggio. E gelato fu!
Giovedì 5 dicembre l’Iis Gagliardi-De Filippis-Prestia ha proposto alle e ai propri studenti un’occasione irrinunciabile di crescita professionale, nell’àmbito del progetto motivazionale ‘Io non mi ripOso: condivisioni di esperienze’, indirizzato a promuovere il successo formativo attraverso incontri con eccellenze indiscusse. In questi mesi gli appuntamenti si sono succeduti uno dopo l’altro senza soluzione di continuità, ma il primo ufficialmente rientrante al suo interno è stato proprio quello dell’altro ieri.
Il maestro gelatiere Simone Lauro, esponente di Casa Mastroianni – disponibile con un punto vendita anche a Pizzo – , ha potuto interloquire in aula magna con una folla di ragazze e ragazzi che seguono il curriculum di ‘Enogastronomia ed ospitalità alberghiera’, previa una visita guidata dell’istituto tenuta dal professor Gianfranco Tavella. È da Francesco Mastroianni, qualificatosi primo maestro gelatiere nella Penisola e secondo a livello globale, che si avviò l’attività dell’omonima azienda, con il principale obiettivo di farsi ambasciatrice della Calabria al di qua e al di là delle Alpi.
Dopo aver visionato un filmato dedicato alla carriera del maestro, l’agronoma Natalia Sapone – docente nel percorso dei ‘Servizi per l’agricoltura e lo sviluppo rurale’ – ha introdotto l’evento sottolineando come istituire un simile confronto in periodo prenatalizio non sia fuori luogo, avendo che il gelato è oramai prodotto consumabile in ogni mese dell’anno. Simone Lauro ha proferito su una passione divenuta mestiere, tanto da non pesargli in alcun modo i ritmi lavorativi talora proibitivi.
Il numero di bocche da soddisfare con il gelato, che colpisce il senso della vista per cominciare, è enorme, però il punto di partenza per chi volesse avvicinarcisi da apprendista è sempre la pulizia: regola aurea è lasciare il laboratorio come lo si è trovato, e soltanto in seguito ci si potrà apprestare a imparare le varie fasi di lavorazione. Qualsiasi gelato trova i natali da principio su carta, grazie all’apporto di un gruppo di persone creative, e la suggestione viene così sperimentata più e più volte – decine di prove! – di modo da non rischiare troppo sul mercato.
La regione in cui viviamo può e potrà, pure in futuro, ergersi ad apripista nel settore, tenendo conto che secondo una percentuale spannometrica il gusto preferito dalle e dai compaesani è la nocciola per l’80%; e alcune pregiate e interessanti varietà di detta frutta secca sono coltivate esattamente in siffatte zone. E le ricette segrete? Mai, dacché lo scambio con chi opera nel medesimo campo è fuor di dubbio portatore di benefici per l’intera collettività. La sala ha interagito con il relatore, specie allorché si è illustrata la ratio del gelato gastronomico, costruito su base salata e abbinato a uno specifico piatto da consumare appena prima.
In programma sono esperienze professionalizzanti presso il centro, giornate dimostrative a mo’ di gara e masterclass pratiche con i “frutti” delle serre idroponiche collegate alla scuola.