Si torna indietro di quindici anni quando i lavoratori della nettezza urbana di Vibo Valentia erano costretti a bloccare il servizio della raccolta dei rifiuti per protestare dinnanzi alla Prefettura, se non addirittura ad occupare l’aula del consiglio comunale per rivendicare la regolarità delle loro spettanze.
Stato di agitazione
Stato di agitazione
A proclamare lo stato di agitazione è stato il coordinamento provinciale dello Slai Cobas di Vibo Valentia che tramite il responsabile Nazzareno Piperno ha informato la ditta appaltatrice del servizio, ovvero la Muraca Srl di Lamezia Terme, il Comune di Vibo Valentia e la Prefettura. “In nome e per conto dei lavoratori nostri assistiti dipendenti della società in indirizzo, operante nel Comune di Vibo Valentia – si legge nella comunicazione – con la presente la scrivente organizzazione sindacale proclama lo stato di agitazione a partire dalla data odierna in vista della successiva proclamazione dello sciopero nelle forme e nei modi di legge”.
Le ragioni della protesta
Secondo quanto si legge nella lettera, “la ragione di tale protesta – si chiarisce nella nota – è da ravvisarsi nel ritardo del pagamento di dicembre 2024; o per meglio dire, nell’intempestività della comunicazione del ritardo che arriva, soltanto, in data 15 gennaio 2025 e, dunque, il giorno stesso della scadenza del termine ultimo di pagamento degli stipendi. Tutto ciò comporta inevitabili disagi economici per i lavoratori e loro famiglie che contano sulla tempestività dello stipendio sul quale investono propri programmi, spese quotidiane e scadenze indilazionabili”.
Prestiti e finanziamenti
“Si consideri – osserva ancora il responsabile dello Slai Cobas – che su molti lavoratori gravano prestiti e finanziamenti, con addebiti diretti su conti correnti e, pertanto, il ritardo comporta inevitabilmente morosità nei confronti dei diversi Istituti finanziari, e con conseguente applicazione di interessi a carico del lavoratore”.
Ma non è tutto perché lo stesso coordinatore provinciale, evidenzia “l’inadempimento del datore di lavoro in relazione alla consegna della busta paga della tredicesima mensilità”.
Sciopero dietro l’angolo
Ai fini dell’esperimento delle procedure preventive di raffreddamento e di conciliazione previste dalla legge in materia “la presente richiesta viene – inviata alle Direzioni aziendali per il seguito di competenza, rimanendo in attesa delle convocazioni delle Rsa (o Rsu) o, in alternativa, delle organizzazioni sindacali, per l’esame dei motivi della controversia e con riserva di proclamazione dello sciopero nelle forme e nei termini di legge”.