La bara bianca di Francesco è arrivata da poco più di un’ora nel Duomo di San Leoluca. Un silenzio carico di emozione ha accolto il feretro del bambino di poco più di tre anni, partito questa mattina dall’obitorio dell’ospedale Bambino Gesù di Roma. La piccola bara è stata portata tra i presenti in lacrime: un Duomo già gremito di persone, pronto a stringersi attorno alla famiglia Giofrè-Mirabelli.
La commozione
La commozione
Ad accoglierla c’erano le autorità cittadine, amministratori, tanti medici dell’ospedale Jazzolino e i rappresentanti dell’Asp di Vibo Valentia. Sull’altare, fasci di fiori donati dai compagni e dalle insegnanti della scuola dell’infanzia Casa Gioiosa che Francesco frequentava, simbolo di un affetto puro che nessuna tragedia potrà cancellare.
Il vescovo Attilio Nostro
A officiare i funerali, che inizieranno alle 17, sarà il vescovo della Diocesi di Mileto-Nicotera-Tropea, mons. Attilio Nostro, che guiderà la comunità in questo momento di dolore e raccoglimento. Per l’occasione, il sindaco di Vibo Valentia ha disposto il lutto cittadino: bandiere a mezz’asta e molti negozi chiusi in segno di rispetto e vicinanza. Un gesto che esprime, almeno simbolicamente, il dolore di un’intera città, ferita da una tragedia che non avrebbe mai dovuto accadere.
Giornata di lutto
Oggi Vibo piange Francesco. Un bambino che se ne va troppo presto, lasciando dietro di sé una scia di dolore e domande che attendono ancora risposte. Ma nell’abbraccio collettivo di questo pomeriggio, il suo nome e il suo sorriso resteranno vivi nella memoria della città.