Pollino, escursionisti bloccati sulla Timpa di San Lorenzo: salvati nella notte

Decisivo l’intervento di una squadra di tecnici e l’aiuto iniziale di un pastore del luogo. Rientro in sicurezza solo dopo mezzanotte

Intorno alle 20 di ieri, la Stazione Pollino del Soccorso Alpino calabrese è stata allertata per una richiesta di intervento. Tre escursionisti – due uomini e una donna di origine pugliese – si sono trovati in difficoltà nel discendere la Cresta delle Aquile, sulla Timpa di San Lorenzo, un monolite calcareo nel Parco nazionale del Pollino, nell’alta valle del Raganello. I tre si trovavano sulle ripide pareti rocciose che dominano il torrente e non avevano le forze e le capacità di calarsi lungo la parete. La disidratazione e il sovraccarico fisico ha messo alla prova i tre escursionisti, in particolare uno di loro, che ha accusato un affaticamento importante.

Partiti dalla zona di Maddalena nel comune di San Lorenzo Bellizzi per effettuare un anello in cresta di circa 6.5 ore, i turisti hanno sopravvalutato le loro capacità e sottovalutato il percorso escursionistico, adatto a esperti frequentatori della montagna per la tecnicità e l’esposizione vertiginosa. Gli escursionisti sono stati raggiunti dalla prima squadra di tecnici del Soccorso Alpino alle 21:40 circa: con i malcapitati, c’era un pastore del luogo che, avvistate delle luci sulla Timpa di San Lorenzo, li ha raggiunti fisicamente prestando un primo aiuto.

Partiti dalla zona di Maddalena nel comune di San Lorenzo Bellizzi per effettuare un anello in cresta di circa 6.5 ore, i turisti hanno sopravvalutato le loro capacità e sottovalutato il percorso escursionistico, adatto a esperti frequentatori della montagna per la tecnicità e l’esposizione vertiginosa. Gli escursionisti sono stati raggiunti dalla prima squadra di tecnici del Soccorso Alpino alle 21:40 circa: con i malcapitati, c’era un pastore del luogo che, avvistate delle luci sulla Timpa di San Lorenzo, li ha raggiunti fisicamente prestando un primo aiuto.

Il rientro alle macchine e la loro messa in sicurezza ha richiesto una complessa discesa via parete con tecniche alpinistiche: la sicurezza e la tutela dei due uomini e della donna è stata altresì garantita e massimizzata con un’altra squadra di operatori del Soccorso Alpino giunta sul posto, superando piccoli tratti di arrampicata e traversi esposti. L’uomo maggiormente in difficoltà è stato imbracato e condotto in conserva, con uno tecnico che lo ha affiancato, incoraggiato e rassicurato per tutto il tempo di discesa.

Rifocillati, supportati e verificato il loro discreto stato di salute, gli uomini hanno raggiunto sani e salvi la loro macchina poco dopo la mezzanotte

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