La sicurezza pubblica sembra più un optional che un diritto a Vibo Valentia. L’esempio lampante? Due mastodontiche fioriere in cemento che da oltre dieci anni occupano via Marconi, una delle stradine più caratteristiche della città, proprio accanto a piazza Morelli.
Balconcini penzolanti
Balconcini penzolanti
La storia ha dell’incredibile, ma è vera. Due balconi di un’abitazione privata rischiano di crollare, complice anche il transito — che non dovrebbe esserci — di mezzi pesanti lungo quella via stretta. Invece di intervenire seriamente sul problema, l’amministrazione dell’epoca scelse la scorciatoia più facile: piazzare due enormi fioriere a bloccare parte della carreggiata. I lavori — perenni — in piazza Morelli, con recinzioni che delimitano un cantiere che procede a passo di lumaca, complicano ulteriormente le cose. Ma a nessuno sembra interessare più di tanto.
Benedette fioriere
Il risultato? Da oltre un decennio quella strada è a mezzo servizio, le fioriere sono diventate parte integrante del paesaggio urbano, e i balconcini… sono ancora lì, penzolanti, appesi, come dieci anni fa. Il proprietario dell’immobile, all’epoca, fu persino costretto ad alzare la voce con il Comune per ottenere almeno questa “soluzione tampone”.
Regole calpestate
È il trionfo dell’arte di arrangiarsi: invece di mettere in sicurezza un edificio e far rispettare i divieti di transito, si crea un ostacolo permanente per automobilisti e pedoni. E così, ciò che doveva essere un intervento provvisorio è diventato l’ennesimo monumento all’inerzia amministrativa. Quando dici “sicurezza” a Vibo Valentia: un balcone pericolante può restare com’è per dieci anni, basta nasconderlo dietro due vasi di cemento.