Camini riparte dal cibo buono e giusto, nasce il laboratorio per marmellate biologiche

Un nuovo passo per il lavoro dignitoso, l’integrazione e la valorizzazione del territorio

Si è tenuto a Camini il corso-laboratorio agroalimentare, promosso dalla Eurocoop Jungi Mundu e Mediterranean Hope, curato dall’agronomo Antonio Elia, primo step di un ampio progetto per la rivitalizzazione delle aree interne.

Si è tenuto a Camini il corso-laboratorio agroalimentare, promosso dalla Eurocoop Jungi Mundu e Mediterranean Hope, curato dall’agronomo Antonio Elia, primo step di un ampio progetto per la rivitalizzazione delle aree interne.

Nelle tre giornate di formazione, con attività teoriche e pratiche, che ha visto partecipare immigrati insieme a operatori della Eurocoop Jungi Mundu, prodotte marmellate biologiche, realizzate con i prodotti della Cooperativa “Magna Terra – SOS Rosarno”, realtà impegnata da anni nella promozione di un lavoro rispettoso della dignità dei lavoratori e nella produzione di alimenti biologici di qualità.

Nei prossimi mesi, al laboratorio delle marmellate si affiancherà anche un laboratorio caseario per la produzione di formaggi, sempre nel segno della sostenibilità ambientale e del rispetto dei diritti degli addetti in gran parte migranti che vi lavoreranno, nel percorso progettuale della nascente Cooperativa “Jungi Terra”, nata grazie al sostegno dell’8 per mille della Chiesa Valdese, nell’ambito del progetto STAI. Parallelamente, la Cooperativa “Jungi Mare” avvierà attività legate al turismo cooperativo, con la realizzazione della Ciclovia della Solidarietà, un percorso che collegherà lo Jonio al Tirreno attraverso l’Aspromonte, unendo Camini al territorio di San Ferdinando, in particolare l’Ostello Dambe so – Casa della dignità, progetto della Federazione delle Chiese Evangeliche in Italia per l’accoglienza dei lavoratori braccianti della Piana di Gioia Tauro.

Sicurezza alimentare

“Il nuovo laboratorio di comunità rappresenta una garanzia di sicurezza alimentare: la popolazione locale potrà infatti produrre marmellate in piena sicurezza, senza rischi legati al botulino. Questo progetto integrato rafforza le politiche contro lo spopolamento delle aree interne, favorendo allo stesso tempo l’inclusione sociale e lavorativa di chi sceglie di vivere e rimanere in Calabria. Un’iniziativa che unisce economia solidale, tutela dell’ambiente e coesione sociale, restituendo al territorio nuove prospettive di crescita condivisa” dichiarano il presidente della Jungi Mundu, Rosario Zurzolo, e Francesco Piobbichi in rappresentanza di Mediterranean Hope.

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