Anni di lavoro per raccontare “Il sogno americano”

Giuseppe Cinquegrana e Nicola Pirone, in una silloge di cinque volumi, due dei quali già in libreria, fanno rivivere le vicende di intere generazioni sulle sponde d'oltre oceano

“Il sogno americano” di Pino Cinquegrana e Nicola Pirone approda nella sala consiliare del Comune di Nicotera dando vita e contenuti ai lavori del convegno organizzato dalla sezione dell’Accademia Templare di Limbadi guidata da Giuseppe Miceli. Due ore di interessante dibattito su un argomento che non ha mai perso la sua attualità e che lo stesso Miceli ha sapientemente moderato intervallando gli interventi dei relatori con intermezzi musicali affidati al violino di Chiara Stella Capria, artista nota e molto apprezzata.

Cinque volumi

Cinque volumi

Non a caso l’esecuzione di tutti i brani riscuote i convinti applausi del pubblico. Stando ai programmi editoriali degli autori, “Il sogno americano” racconta e racconterà la storia degli emigrati italiani in America a partire dalla seconda metà dell’Ottocento per arrivare al 1990, con tutte le implicazioni sociali, culturali ed economiche che il fenomeno ha generato. In sostanza, una silloge ricca di dati, immagini e documenti, arrivata già al secondo volume e che prevede la stampa di altri tre entro il prossimo anno. Dopo i saluti del vicesindaco Lorella Destefano e dopo la consegna di alcuni attestati, il compito di rimarcare gli aspetti salienti di una delle pagine più tristi e travagliate della storia italiana, naturalmente spetta al prof. Cinquegrana, che, con la chiarezza e il dire semplice che gli appartengono, spazia su fatti, disagi e soddisfazioni vissuti da più generazioni sino ad arrivare ai giorni nostri. Fatti, disagi e soddisfazioni che vengono alla luce dopo anni di lavoro passati frugando tra le polverose carte degli archivi di Stato e tra i documenti messi a disposizione dalle famiglie degli emigrati.

Teo intelligence

Su quello che è un filone che continua ad attirare l’attenzione degli studiosi, s’innestano i contenuti della relazione svolta da Antonio Montuoro, direttore dell’Accademia della dieta mediterranea di Nicotera, che sviluppa il tema della “Teo intelligence per un’America che giura credendo in Dio”. Argomento tanto attuale quanto impegnativo che Montuoro approfondisce in ogni sua sfaccettatura producendo, con cognizione di causa, anche un’ampia carrellata sull’intelligenza artificiale. Si sofferma, in particolare, sull’esigenza di elaborare un uso appropriato ed eticamente corretto di tecnologie destinate a cambiare il mondo e la vita dell’uomo. Gli interventi del pubblico chiudono l’incontro sui cui contenuti ci sarà ancora tanto da dibattere.

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