Un grande rilancio industriale, per il quale è previsto un investimento complessivo di 300 milioni di euro negli stabilimenti italiani. Lo ha annunciato Baker Hughes, e nel piano rientra anche Vibo Marina. Un segnale importante, secondo i vertici territoriali della Cisl e della Fim Cisl, che parlano di una “notizia di straordinaria importanza per il nostro territorio”. Il sindacato esulta, ma servono verifiche sul reale impatto dell’investimento nel territorio vibonese.
Per il segretario generale della Cisl Magna Grecia, Daniele Gualtieri, per il segretario della Fim Cisl Calabria, Pino Grandinetti, e per il rappresentante RSU Christian Vasapollo, il coinvolgimento dello stabilimento di Vibo Marina rappresenta un’opportunità da cogliere senza esitazioni.
Per il segretario generale della Cisl Magna Grecia, Daniele Gualtieri, per il segretario della Fim Cisl Calabria, Pino Grandinetti, e per il rappresentante RSU Christian Vasapollo, il coinvolgimento dello stabilimento di Vibo Marina rappresenta un’opportunità da cogliere senza esitazioni.
Secondo i sindacalisti, l’utilizzo della banchina “Bengasi” del porto di Vibo Marina per il trasporto dei macchinari realizzati nello stabilimento Nuovo Pignone conferma il valore strategico dell’infrastruttura portuale, che andrebbe ora potenziata. Da qui l’appello a istituzioni e politica affinché si intervenga per ampliare gli spazi commerciali e individuare aree idonee all’assemblaggio dei moduli direttamente in loco, trasformando il sito in un vero hub produttivo e logistico.
“È il momento di passare dalle parole ai fatti – affermano –: creare le condizioni per attrarre altri investimenti e garantire occupazione stabile e qualificata”.
Per i rappresentanti della Cisl, è fondamentale una strategia condivisa che metta in rete politica, enti locali e forze produttive: solo così, concludono, sarà possibile accompagnare questa fase di rilancio e consolidare il ruolo di Vibo Marina come nodo industriale e commerciale di riferimento nel Mezzogiorno.