L’Asp si prepara a lanciare la campagna vaccinale per fronteggiare al meglio l’influenza ‘australiana’ in arrivo, e anche per evitare afflussi esagerati ai pronto soccorso con le immaginabili conseguenze sull’intero sistema ospedaliero. I vertici dell’Azienda, nell’attuare il loro programma di prevenzione, potrebbero trovarsi di fronte però un ostacolo, ad oggi sottovalutato o, quantomeno, neppure preso in considerazione. I medici di medicina generale in servizio sull’intero territorio provinciale, infatti, pare siano fermamente intenzionati a non aderire alla prossima campagna antinfluenzale. Il motivo della possibile presa di posizione è correlato al fatto che l’Asp non ha ancora provveduto a versare ai medici il compenso previsto per la campagna vaccinale del 2024.
L’Asp si prepara a lanciare la campagna vaccinale per fronteggiare al meglio l’influenza ‘australiana’ in arrivo, e anche per evitare afflussi esagerati ai pronto soccorso con le immaginabili conseguenze sull’intero sistema ospedaliero. I vertici dell’Azienda, nell’attuare il loro programma di prevenzione, potrebbero trovarsi di fronte però un ostacolo, ad oggi sottovalutato o, quantomeno, neppure preso in considerazione. I medici di medicina generale in servizio sull’intero territorio provinciale, infatti, pare siano fermamente intenzionati a non aderire alla prossima campagna antinfluenzale. Il motivo della possibile presa di posizione è correlato al fatto che l’Asp non ha ancora provveduto a versare ai medici il compenso previsto per la campagna vaccinale del 2024.
Difficoltà per le fasce più disagiate
Una ‘negligenza’ che genera il loro disappunto e che potrebbe creare non pochi inconvenienti per l’utenza sanitaria e per la stessa Azienda. Le persone interessate al vaccino, nel caso i camici bianchi dovessero mantenere la loro decisione, dovranno provvedere ad acquistare il farmaco e gestirlo in proprio, oppure dovranno recarsi al centro vaccinale di Moderata Durant. Una soluzione, questa, destinata a generare disagi limitati nel capoluogo, ma alquanto accentuati nelle aree periferiche, specialmente tra le fasce più deboli e disagiate. Tutto lascia pensare, comunque, che la vicenda possa trovare una rapida soluzione. Alla resa dei conti, l’Asp dovrà solo provvedere a versare ai medici di base quanto loro spettante per prestazioni già effettuate.