Da Vibo Valentia a Cosenza: il Liceo Morelli al Teatro Rendano per ‘Cultura Mediterranea’

Narriamo l'utile uscita didattica di una classe vibonese alla volta di un evento culturale fra i più prestigiosi in Calabria

Mente fresca e gambe in spalla! Una rappresentanza della comunità studentesca vibonese ha partecipato a una manifestazione letteraria dalla portata internazionale, aperta alla cittadinanza cosentina e dal sapore sempre più mediterraneocentrico.

Il ‘Premio per la Cultura Mediterranea’ è un’iniziativa giunta alla diciottesima edizione, per interpretare nella contemporaneità l’eredità di due regioni storiche da sempre interrelate, ossia Calabria e Lucania. Gli scopi sono: riconoscere i meriti di chi contribuisce all’approfondimento e alla conoscenza delle culture mediterranee; favorire il dialogo e la comprensione tra le diverse espressioni culturali del Mediterraneo; promuovere, attraverso un apposito laboratorio e con il coinvolgimento di scuole appartenenti ai due territori, la lettura nelle nuove generazioni. La sua istituzione si deve alla Fondazione Cassa di Risparmio di Calabria e di Lucania, impegnata in progetti vòlti alla promozione del tessuto sociale, culturale ed economico del Paese, grazie ai proventi derivati dal proprio patrimonio.

Il ‘Premio per la Cultura Mediterranea’ è un’iniziativa giunta alla diciottesima edizione, per interpretare nella contemporaneità l’eredità di due regioni storiche da sempre interrelate, ossia Calabria e Lucania. Gli scopi sono: riconoscere i meriti di chi contribuisce all’approfondimento e alla conoscenza delle culture mediterranee; favorire il dialogo e la comprensione tra le diverse espressioni culturali del Mediterraneo; promuovere, attraverso un apposito laboratorio e con il coinvolgimento di scuole appartenenti ai due territori, la lettura nelle nuove generazioni. La sua istituzione si deve alla Fondazione Cassa di Risparmio di Calabria e di Lucania, impegnata in progetti vòlti alla promozione del tessuto sociale, culturale ed economico del Paese, grazie ai proventi derivati dal proprio patrimonio.

L’unica docente ad aver aderito dalle nostre parti è stata Maria Concetta Preta, insegnante di Lettere al Liceo Classico Michele Morelli, con la classe VD sin da gennaio.

Il Premio, attività istituzionale della Fondazione, si caratterizza in otto sezioni e si sviluppa in eventi collaterali lungo l’intero arco dell’anno. Le ragazze e i ragazzi delle dieci scuole – per un totale di quattrocento liceali – partecipanti nel 2024 hanno avuto il compito di giudicare, alla maniera di giurie scolastiche, gli undici libri selezionati per la Sezione Narrativa Giovani, dedicata alle opere esordienti.

Già a maggio Diletta Durante, alunna vibonese ambasciatrice del Morelli, si era recata con la propria professoressa presso la sede della Fondazione a Cosenza, chiamata a discutere con colleghe e colleghi calabresi e lucani, di fronte alla prestigiosa commissione, in merito alle autrici e agli autori in lizza per la terna finalista, emersa infine con tre scrittrici in erba non manchevoli di copiosi riconoscimenti: Greta Olivo con ‘Spilli’, Valentina Parasecolo con ‘Cronache private’ e Aurora Tamigio con ‘Il cognome delle donne’. E nel corso dello stesso mese, all’interno dell’aula magna intitolata a Carlo Diano, si era tenuta la ‘Festa della scrittura’ – ormai alla terza edizione – , sempre organizzata da Titti Preta e stavolta focalizzata in toto sulla poesia, spesso in ombra nei festival italiani: tra presentazioni, recensioni e cortometraggi, la giornata si era distinta quanto a protagonismo delle e dei discenti.

Venerdì 4 ottobre, a Cosenza, l’auditorium del Liceo Classico Bernardino Telesio si è riempito di tutte le classi intervenute nel Premio per un’anteprima con la vincitrice della sezione, la Greta Olivo autrice del romanzo di debutto ‘Spilli’. Antonietta Cozza, consigliera comunale delegata alla Cultura, si è intrattenuta con la scrittrice in un’ora di proficua conversazione, intervallata dalle calzanti domande del pubblico incuriosito. Una bramosia di conoscenza che l’ha interrogata sugli studi da lei condotti, sulla sua frequentazione di una scuola di scrittura, sulla precarietà di tale mestiere, sui demoni dell’adolescenza, sull’abitudine alla lettura… Il gruppo si è così recato successivamente al Teatro comunale “Alfonso Rendano” per la cerimonia di premiazione in ognuna delle otto sezioni.

Sul palco, al momento della convocazione della Giuria scolastica 2024, anche la nostra emozionata epperò soddisfatta Diletta Durante, immersa dagli applausi delle e dei compagni di classe in sala.

L’impegno concesso per mansioni estranee alla rendita curricolare ha di frequente ricadute più influenti sui futuri adulti. Queste esperienze gettano nella loro mente semi pronti a sbocciare.

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