Furti e danneggiamenti su auto a Lamezia: due giovani nei guai, uno è minorenne

Operazione “Shatter” dei Carabinieri: 27 episodi ricostruiti grazie a pedinamenti elettronici e 180 ore di video analizzate. Ordinanze cautelari per un maggiorenne e un minore.

Il 16 giugno 2025, a Lamezia Terme, i Carabinieri della Compagnia cittadina hanno eseguito due ordinanze cautelari nei confronti di altrettanti indagati, un maggiorenne, destinatario della misura degli arresti domiciliari con braccialetto elettronico, e un minorenne, collocato in comunità ministeriale, ritenuti responsabili, a vario titolo, di numerosi furti aggravati su autovetture e danneggiamenti ai danni di veicoli in sosta.

L’operazione, denominata “Shatter”, è stata coordinata dalla Procura della Repubblica di Lamezia Terme e dalla Procura per i Minorenni di Catanzaro, ed è il frutto di un’articolata attività investigativa condotta dal Nucleo Operativo e Radiomobile lametino. Gli accertamenti hanno permesso di ricostruire ben 27 episodi delittuosi, avvenuti nel centro storico e nel quartiere Sambiase tra il 28 febbraio e il 1° marzo, e anche nel mese di aprile.

Le indagini sono partite dalla segnalazione, avvenuta la notte del 28 febbraio, di quattro furti d’auto. In quella circostanza, i militari avevano fermato un minorenne, sospettato di essere coinvolto nei reati, e avviato una rapida attività di sopralluogo che ha svelato un quadro molto più ampio e allarmante.

Grazie a indagini tradizionali e digitali, tra cui pedinamenti, osservazioni sul campo, analisi di oltre 180 ore di filmati provenienti da 45 impianti di videosorveglianza pubblici e privati, è stato possibile individuare anche il complice maggiorenne, un 19enne di Curinga, e attribuire a entrambi ulteriori episodi di furti aggravati e danneggiamenti, spesso messi a segno in concorso e con lo stesso modus operandi.

In uno degli episodi documentati, ad esempio, i due avrebbero danneggiato un’auto nel quartiere Sambiase forando tutti e quattro gli pneumatici. Anche in questo caso, determinante è stata la sinergia investigativa tra la Sezione Operativa e la Stazione Carabinieri di Sambiase, con l’analisi mirata dei sistemi di videosorveglianza locali.

L’uso metodico della tecnologia ha permesso di geolocalizzare ogni reato, ricostruendo con precisione gli spostamenti degli indagati dalle 20:30 del 28 febbraio fino alle 04:30 del giorno successivo, cristallizzando le fasi della commissione dei reati in modo analitico.

L’indagine “Shatter” evidenzia anche un elemento preoccupante: la precoce adultizzazione e coinvolgimento del minore, che assume contorni ancor più gravi in relazione al contesto di marginalità sociale e carenza educativa. Un fenomeno che, come sottolineano gli inquirenti, richiede un impegno condiviso e strutturale delle istituzioni per promuovere interventi efficaci di prevenzione e reinserimento.

Determinante, secondo l’Arma dei Carabinieri, è stata anche la collaborazione della cittadinanza, che ha messo a disposizione impianti di videosorveglianza privati e fornito elementi utili alle indagini, dimostrando alto senso civico.

L’Arma ricorda infine alcune buone prassi per i cittadini, come non lasciare oggetti di valore visibili nelle auto, allo scopo di scoraggiare i reati predatori.

I procedimenti penali sono attualmente nella fase delle indagini preliminari, sotto la direzione delle Autorità Giudiziarie competenti.

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