Il presidente della Provincia di Vibo Valentia, Corrado Antonio L’Andolina, ha inviato una lettera rivolta ai Tirocinanti di Inclusione Sociale (TIS) impiegati presso l’Ente. Lettera che, come ha precisato lo stesso L’Andolina, non deve essere letta come “una comunicazione puramente amministrativa”, bensì come un “gesto di attenzione, rispetto e verità”.
Le difficoltà
La missiva prende atto delle difficoltà vissute da questi lavoratori, spesso incontrati “nei corridoi, durante incontri istituzionali, o semplicemente nei luoghi dove, con costanza e serietà, svolgete il vostro servizio”. E se il tono è quello della gratitudine e del riconoscimento, il contenuto non cela la dura realtà: “Il debito accertato dall’Osl è di oltre 11 milioni di euro, a cui si aggiungono circa 7 milioni di potenziali esposizioni ulteriori”. In questo scenario, la mancata adesione della Provincia alla manifestazione di interesse per l’assunzione dei tirocinanti a tempo indeterminato “non è stata una scelta politica discrezionale, bensì una decisione vincolata. Una scelta obbligata e di responsabilità, seppur umanamente sofferta”.
Escluse le ipotesi di assunzione
L’Andolina chiarisce che qualsiasi ipotesi di assunzione – sia per profili A e B che per i più qualificati C e D – comprometterebbe la sostenibilità dell’Ente: “Con quali risorse potremmo far fronte ai relativi costi? A quale prezzo per i servizi essenziali, già oggi garantiti con notevoli difficoltà?”. Il presidente fa riferimento anche al controllo esercitato dalla Cosfel, definito “stringente e vincolante”, che rende improbabile l’approvazione di decisioni alternative. E sottolinea che il problema non è isolato: “Molti altri enti locali della Calabria si trovano in situazioni analoghe”. Non manca, tuttavia, uno spiraglio di speranza, legato al “percorso di stabilizzazione per i Tirocinanti” avviato dalla Regione Calabria. Un segnale “che mi auguro venga potenziato e reso strutturale, per garantire prospettive più stabili e dignitose”.
La lettera si chiude con un forte riconoscimento del valore umano e professionale dei tirocinanti: “Il vostro valore non è invisibile. E sarà nostro dovere e onore custodirlo, perché nulla vada perduto”. E con una citazione di Cesare Pavese, che suona come un invito a non arrendersi: “È bello vivere perché vivere è cominciare, sempre, ad ogni istante”.