Lega Navale, Marasco e D’Ambrosio ai ferri corti

Il presidente dell'associazione rimprovera al primo cittadino di Nicotera un incomprensibile giubilo per un altro prezioso servizio al territorio che rischia la chiusura e lo esorta a fare meno propaganda.

Il Tar respinge la domanda di sospensione dell’esecuzione dell’atto emanato del Comune di Nicotera in data 25 giugno 2025 e col quale alla Sezione Lega Navale di Nicotera Marina veniva negato il rilascio dell’autorizzazione per l’utilizzo di un’area del demanio marittimo  anche perchè “non risulterebbe sussistente il requisito del ‘fumus boni iuris’ sia per la incertezza in ordine all’area oggetto della pretesa autorizzazione e sia per la mancanza del Piano comunale di spiaggia e degli equivalenti strumenti di pianificazione delle aree stesse ai sensi dell’art. 16, comma 3, della Legge regionale 17/2005” e, di conseguenza, rinvia ogni ulteriore valutazione alla fase di merito, compensando le spese tra le parti. Il sindaco Giuseppe Marasco non nasconde  la sua soddisfazione per il provvedimento del Tar e il presidente della stessa Lega Navale, Biagio D’Ambrosio, non esita a replicare per le rime.  

D’Ambrosio: Pcs mai inviato alla Regione

D’Ambrosio: Pcs mai inviato alla Regione

L’intemerata e alquanto singolare soddisfazione espressa del già socio della Lega Navale di Nicotera, Giuseppe Marasco – esordisce Biagio D’Ambrosio – per aver contribuito a negare la sopravvivenza del diporto nautico a tanti soci della Lega, perché forse figli di un dio minore, mi obbliga a dovuti chiarimenti. L’ordinanza del Tar che respinge la richiesta cautelare – sottolinea – non è una sentenza, perché bisogna attendere la discussione nel merito di prossima valutazione. Suggerisco alle persone interessate di leggere attentamente il testo della richiamata Ordinanza e precisamente nella parte volutamente sottaciuta sull’uso del ‘condizionale’ sulla non chiarezza dell’area assegnata alla Lega e dove la stessa, per ben 14 anni, ha svolto le proprie lodevoli attività statutarie”. Per essere ancora più chiari “tale area – prosegue il presidente della Lega Navale – è stata scelta dal Comune in quanto presente come area portuale del Prg, approvato dalla Regione. Se in tutti questi anni il Comune non avesse giudicato l’idoneità di detta area bene avrebbe fatto a modificare la situazione”. Peraltro “appare ridicola – continua – l’indicazione dell’area assegnata nel Pcs adottato, ma dal sindaco in carica sin dal 2018 mai inviato alla Regione  per la conseguente approvazione. Non a caso, nell’ordinanza si fa pure riferimento alla delibera regionale 261/2024, sull’obbligo per i Comuni con preciso cronoprogramma per l’approvazione dei Pcs. E allora mi chiedo: l’attuale amministrazione guidata da Giuseppe Marasco, solerte difensore della legalità e della corretta gestione del territorio, cosa ha fatto nel merito? Perchè l’elaborato del Pcs continua ad accumulare polvere negli uffici dell’Area tecnica? Che cosa impedisce al signor Marasco di procedere alla sua riadozione? Perchè Marasco gioisce nel momento in cui il territorio viene privato di un servizio prezioso per gli amanti del mare e dell’ambiente?”.

Basta propaganda

Tra l’altro “lo stesso Marasco – rimarca Biagio D’Ambrosio – come motivo del diniego correttamente sostiene che la mancata approvazione del Piano spiaggia in parte impedisce la novazione dell’autorizzazione provvisoria, vantando una presunta correttezza amministrativa. Orbene, il Nostro, però, con tale dichiarazione non spiega in alcun modo – conclude – perché dal 2018, anno di insediamento alla guida dell’ente comunale, non abbia fatto nulla, ma proprio nulla, per concludere l’iter di una Piano spiaggia completo in ogni sua parte e già adottato dalla terza commissione straordinaria nel 2017. Marasco farebbe bene ad esultare di meno e lavorare di più per il bene della comunità. Con la sola propaganda Nicotera muore”.

 

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