La genuinità delle piccole cose, misturata con l’oscurità di tenebrose fattuccherie. Curiosa la trovata narrativa di cui si è discusso in una recente presentazione a Vibo Valentia, apripista di una nuova stagione.
Si è aperto, lunedì 7 ottobre, un autunno di eventi afferente alla decima edizione della “rassegna di cultura letteraria e demo-etno-antropologica” ‘Un libro al mese: “Visti da Vicino”’, descritta da chi la organizza come il “primo progetto italiano di cultura diffusa extraterritoriale” e promossa localmente dall’associazione di promozione sociale L’isola che non c’è.
Si è aperto, lunedì 7 ottobre, un autunno di eventi afferente alla decima edizione della “rassegna di cultura letteraria e demo-etno-antropologica” ‘Un libro al mese: “Visti da Vicino”’, descritta da chi la organizza come il “primo progetto italiano di cultura diffusa extraterritoriale” e promossa localmente dall’associazione di promozione sociale L’isola che non c’è.
La manifestazione vede come sponsor il Conservatorio Statale di Musica Fausto Torrefranca, Csv Catanzaro Crotone Vibo Valentia-Calabria Centro, il Municipio Roma VI, la Fondazione Valerio Marchitelli Ets, Armonie della Magna Graecia, l’Associazione Il Sorriso Aps e Officina Fotografica, laddove Radio Onda Verde ne è il media partner. Si tratta di eventi privati, accessibili su invito presso il Palazzo Marzano.
La serata è stata inaugurata dall’intervento di Concetta Silvia Patrizia Marzano, padrona di casa, la quale ha occupato i minuti iniziali per illustrare a chi era in sala o collegato in diretta sui social le novità della stagione, preludio della prossima programmazione annuale. Le conferenze rientrano tutte sotto la psichedelica denominazione di ‘Oktoberfest… Ival’, acronimo di “Identità, Volumi-Visioni, Artisti e Luoghi”.
A essere selezionato come primo relatore è stato lo psicologo Diego Adriano Vian, delegato de L’isola che non c’è per il Veneto. Laureato in Lingua e letteratura tedesca, si interessa di discipline linguistiche e storico-filologiche e ha collaborato come cronista per un’emittente televisiva locale, mentre attualmente è impiegato commerciale presso un’azienda di trasporti.
Lo scrittore è autore della saga ‘Vanni, il Fornarino’, edita per i tipi di Piazza Editore e avviatasi con ‘L’arte dolce del pane’: in una calda notte del 1939, nel paesino realmente esistente di Croce del Campo, nasce Vanni da una famiglia numerosa e modesta, e sin dai primi giorni di vita dimostra di essere diverso, a causa di uno strano calore che a tratti si impossessa delle sue mani, il più grande dei doni e la più grande delle maledizioni.
Nel secondo volume, ‘La voce di Dioniso’, avviene il cambio di luogo: Vanni continua il suo percorso alla scoperta dell’arte del pane e dei dolci trasferendosi a Venezia, una città alquanto dissimile dal suo minuscolo centro dove si scontra con la parte più oscura di se stesso e di chi lo circonda, sino a incontrare un essere inquietante che lo insegue e lo perseguita.
Con il terzo episodio, ‘Il risveglio delle streghe di cristallo’, si sprofonda nell’analisi della natura umana e nel mistero dell’inconscio: l’angosciante Creatura di Venezia, dal volto ignoto e dal lungo mantello nero, si aggira proprio alla ricerca di Vanni, intento comunque a panificare con le proprie mani magiche.
La chiusa del ciclo è data ora da ‘L’Accademia di Madame Gâteau’, con al centro il tema della diversità, nell’atavica lotta fra bene e male: il viaggio, concreto ma allegorico, volge al termine facendo ritorno al punto di partenza, con un protagonista cambiato dalle vicende vissute in una narrazione sapientemente pregna di rimandi alla mitologia e naturalistiche cadenze regionali.
A condurre elegantemente il momento la docente Maria Carmela Galati, che già aveva dialogato con l’autore in occasione della presentazione del primo testo della saga per la medesima associazione.
Per recuperare la registrazione della diretta è sufficiente digitare su YouTube “L’isola che non c’è A.P.S” e selezionare il canale con 89 iscrizioni.