Intimidazione a Bava, ferma presa di posizione del sindaco di Vibo e della Cgil

Il primo cittadino: la classe dirigente e la politica di fronte a situazioni del genere sono chiamate a reagire

Si susseguono le prese di posizione contro la pesante intimidazione al direttore del Distretto sanitario dell’Asp di Vibo e con esse anche gli attestati di solidarietà.

“L’amministrazione comunale di Vibo Valentia è vicina al dottore Raffaele Bava ed esprime ferma condanna per la deplorevole intimidazione subita dall’apprezzato medico vibonese”. È quanto afferma il sindaco di Vibo Valentia Enzo Romeo, il quale, appresa la notizia, ha inteso manifestare solidarietà e vicinanza al direttore sanitario dell’Asp. “Ancora una volta – aggiunge il primo cittadino – dobbiamo assistere ad atti di violenza e intimidazione ai danni dei nostri medici. La classe dirigente e politica è dunque chiamata a reagire in maniera compatta e concreta individuando e adottando tutte le misure necessarie a tutela dei medici e degli operatori sanitari della nostra provincia. Al dottore Bava giunga dunque la solidarietà mia e di tutta la cittadinanza vibonese”.

“L’amministrazione comunale di Vibo Valentia è vicina al dottore Raffaele Bava ed esprime ferma condanna per la deplorevole intimidazione subita dall’apprezzato medico vibonese”. È quanto afferma il sindaco di Vibo Valentia Enzo Romeo, il quale, appresa la notizia, ha inteso manifestare solidarietà e vicinanza al direttore sanitario dell’Asp. “Ancora una volta – aggiunge il primo cittadino – dobbiamo assistere ad atti di violenza e intimidazione ai danni dei nostri medici. La classe dirigente e politica è dunque chiamata a reagire in maniera compatta e concreta individuando e adottando tutte le misure necessarie a tutela dei medici e degli operatori sanitari della nostra provincia. Al dottore Bava giunga dunque la solidarietà mia e di tutta la cittadinanza vibonese”.

Ferma presa di posizione della Cgil

La Cgil Area Vasta Catanzaro-Crotone-Vibo e la Fp Cgil Area Vasta esprimono solidarietà e vicinanza al dottor Raffaele Bava, direttore del Distretto sanitario unico di Vibo Valentia, Spilinga e Serra San Bruno, per il grave atto intimidatorio di cui è stato vittima. “La notizia del recapito di una busta contenente tre proiettili suscita un moto di sdegno perché rappresenta un gesto inaccettabile che colpisce un professionista che ogni giorno svolge il proprio lavoro con dedizione e serietà, al servizio della comunità”, si legge nella nota dell’Area vasta e della Fp Cgil.

“Un’intimidazione come quella subita dal dottor Bava – dichiarano i rappresentanti della Cgil – merita una ferma condanna. È un attacco non solo alla persona, ma a tutto il sistema sanitario calabrese, già segnato da gravi difficoltà. Episodi come questo cercano di minare la serenità di chi, con impegno quotidiano, lavora per garantire la tutela della salute dei cittadini e getta un’ombra preoccupante sulla già complessa situazione in cui operano i dirigenti sanitari in Calabria. La sanità pubblica – prosegue la nota della Cgil – deve essere difesa con forza da ogni tentativo di condizionamento o violenza, e chi si trova in prima linea come il dottor Bava merita di essere supportato con tutta la vicinanza istituzionale e sociale possibile”.

Vicini ai lavoratori della sanità

La Cgil Area Vasta e la Fp Cgil Area Vasta, nel ribadire il proprio sostegno a Raffaele Bava, auspicano che le forze dell’ordine facciano luce al più presto su questo inquietante episodio e assicurino alla giustizia i responsabili dell’atto intimidatorio. “La nostra solidarietà va non solo al direttore Bava, ma anche a tutti i lavoratori della sanità, che ogni giorno affrontano situazioni di grande complessità e difficoltà, spesso in contesti ostili e pericolosi. Non possiamo permettere – concludono Cgil Area Vasta e Fp Cgil Area Vasta – che la violenza prevalga. Bisogna continuare a lavorare con serietà e rigore, sapendo di avere al proprio fianco le organizzazioni sindacali e tutta la cittadinanza onesta per garantire non solo un sistema sanitario equo e di qualità, ma anche un contesto sociale in cui creare sviluppo e crescita economica non già paura e insicurezza”.

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