Censore assolto nel processo “Rimborsopoli”: il mio onore resta immacolato

Per l'ex parlamentare di Serra San Bruno è arrivata un'assoluzione con formula piena dall’accusa di peculato

“Nessuno dei miei elettori, nessuno dei miei amici e nessuno dei miei familiari aveva mai creduto possibile che, nell’esercizio delle mie funzioni pubbliche, potessi essermi appropriato di alcunché”. Così Bruno Censore, ex consigliere regionale ed ex parlamentare di Serra San Bruno, ha accolto la notizia della sua piena assoluzione dall’accusa di peculato nel processo “Rimborsopoli” su presunte irregolarità nella gestione dei rimborsi percepiti dal 2010 al 2012 (leggi qui). “Ora lo riconosce, a chiare lettere, il Tribunale”, ha dichiarato Censore, che ha voluto ringraziare pubblicamente i suoi avvocati, Cesare Placanica e Domenico Iofrida, per aver difeso con “competenza” e “serietà” la sua posizione. “Con piena soddisfazione posso affermare che il grande onore di avere servito il mio territorio e gli interessi del Paese, prima come consigliere regionale e poi come deputato della Repubblica, resta immacolato. Ringrazio tutti quelli che mi sono stati vicini in questi lunghi anni di sofferenza”, conclude Censore.

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