Il gip convalida l’arresto: l’accoltellatore del farmacista resta in carcere

Linea dura del giudice che respinge la richiesta dell'avvocato Capria, legale di fiducia del 24enne di Nicotera, tendente ad ottenere i domiciliari con uso del braccialetto elettronico

Mercoledì scorso era stato arrestato e tradotto nel carcere di Vibo per aver aggredito e accoltellato il farmacista Antonio Nazareno Sergi, 61 anni, marito della titolare della farmacia ‘Medma’ di Nicotera. Puntuale e dettagliata, arriva per Riccardo Proto, reo confesso, l’ordinanza di convalida dell’arresto emanata dal gip del Tribunale di Vibo, Rossella Maiorana, nella tarda mattinata di oggi.

La linea difensiva

La linea difensiva

Per il 24enne nessuna attenuante, nessuna via di scampo nonostante il suo legale di fiducia, l’avvocato Francesco Capria, abbia giocato ogni carta a disposizione per cercare di attenuare la posizione del suo assistito, depositando anche consistente documentazione medica sulle sue precarie condizioni di salute e chiedendo la misura degli arresti domiciliari con l’applicazione del braccialetto elettronico. In relazione ai campi di imputazione (tentato omicidio e porto abusivo di due coltelli), ha anche sostenuto trattarsi di lesioni aggravate, anche perché il giovane voleva solo ferire e non uccidere Antonio Nazareno Sergi. Ha, infatti, usato il coltello più corto e non quello più lungo. La linea ferma del Gip non ha concesso spazio alla tesi del legale di fiducia e, almeno per il momento, la permanenza del 24enne dietro le sbarre si prospetta piuttosto lunga.

Chiaro il movente

In sede di udienza preliminare, Riccardo Proto, dimostratosi molto collaborativo, ha confermato quanto già aveva dichiarato ai militari dell’Arma. Versione dei fatti che non si discosta per nulla da quella dei testimoni oculari e da quella emersa dai filmati delle telecamere presenti nella farmacia. Alquanto chiaro anche il movente. Riccardo ha vissuto le traversie del padre che, dopo aver venduto la farmacia agli attuali proprietari, ne aveva aperto una a Firenze senza alcuna fortuna, andando incontro ad una situazione delicata che sfociava nel fallimento.

Interventi coraggiosi

Anche la casa di famiglia, sita a ridosso della farmacia, finiva all’asta e veniva acquistata da Antonio Nazareno Sergi e dalla moglie. Il padre di Riccardo ha provato a recuperarla, ma tra le parti non s’è mai raggiunta un’intesa. Tutte vicende protrattesi nel tempo e che hanno minato la psiche di Riccardo sino a spingerlo a partire da Firenze con l’intenzione di chiudere la partita col Sergi. Fortunatamente, il pronto intervento della moglie e del farmacista Amerigo Galasso hanno messo in fuga l’accoltellatore che già aveva centrato il suo bersaglio con cinque fendenti. Ora, sarà il processo a scrivere l’ultima pagina di una storia davvero triste.

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