Recupero del sito di Castelmonardo, a Filadelfia Comune e cittadini insieme verso il futuro

Entrata nel vivo la campagna per riportare alla luce e valorizzare il sito archeologico raso al suolo dal terremoto del 1783

“Castelmonardo: un progetto di archeologia sociale”, a Filadelfia è entrata nel vivo la campagna per riportare alla luce e valorizzare il sito archeologico raso al suolo dal terremoto del 1783 e sulle cui ceneri, a qualche chilometro di distanza, nacque il ridente centro del Vibonese.

Si tratta di un’idea ad ampio raggio, che vede la collaborazione tra il Comune di Filadelfia, l’Università di Siena, l’Istituzione comunale di Castelmonardo guidata dal presidente Pino Serraino, la Soprintendenza archeologia, Belle arti e paesaggio per la Città metropolitana di Reggio Calabria oltre alla Provincia di Vibo Valentia per lo studio, la valorizzazione e la promozione del patrimonio archeologico del territorio.

Si tratta di un’idea ad ampio raggio, che vede la collaborazione tra il Comune di Filadelfia, l’Università di Siena, l’Istituzione comunale di Castelmonardo guidata dal presidente Pino Serraino, la Soprintendenza archeologia, Belle arti e paesaggio per la Città metropolitana di Reggio Calabria oltre alla Provincia di Vibo Valentia per lo studio, la valorizzazione e la promozione del patrimonio archeologico del territorio.

La direzione scientifica della ricerca è di Carlo Citter (Dipartimento di Scienze Storiche e dei Beni Culturali Università di Siena e Presidente della Medieval Europe Research Community) mentre la Assunta Campi (dottore di Ricerca in Archeologia ed Antropologa Forense) coordinerà il gruppo di lavoro sul campo e le attività di comunicazione con il pubblico.

Recupero di Castelmonardo, il coinvolgimento delle scuole

L’intento del civico governo locale è (anche) quello di coinvolgere la comunità e le comunità formative. A cominciare dalle scuole.

Sabato scorso alcuni istituti cittadini erano sull’area di Castelmonardo per un’uscita di istruzione. Protagonisti gli studenti del Liceo Scientfico e dell’Ipsia.

È stato il professore Citter a illustrare loro la portata storica del sito e l’insieme delle  procedure che verranno impiegate nel corso della campagna scavi.

“Una campagna – sottolinea Anna Bartucca, sindaco di Filadelfia – che intende riportare alla luce i resti del borgo medievale nell’ambito di una progettualità di ricerca internazionale e multidisciplinare che, tra gli altri, vedrà impegnate accanto al Dipartimento di Scienze Storiche e Beni Culturali dell’Università di Siena importanti istituzioni come l’Accademia delle Scienze di Praga, l’università di Newcastle uponTyne, l’Università di Rennes2, l’università di Tübungen”.

Soddisfatta per quanto sin qui realizzato, la Bartuccaevidenzia come l’amministrazione comunale stia seguendo con particolare vicenda l’evolversi dei lavori. “La visita sul sito da parte degli studenti – aggiunge la prima cittadina -, con gli archeologi a far da ciceroni su quanto si sta compiendo a Castelmonardo, è una delle dimostrazioni più lampanti che stiamo insistendo per coinvolgere e condividere con la cittadinanza gli studi e i risultati di un progetto i cui benefici, non solo storico – culturali, si ripercuoteranno positivamente sul futuro di Filadelfia. E il coinvolgimento attivo dimostrato dalle scuole nella giornata di sabato scorso ci convince sempre di più che siamo sulla giusta strada dell’azione amministrativa che mette al primo posto la comunità e le sue risorse”.

In questi primi mesi di ricerca il team di archeologi è impegnato in una campagna di ricognizione sistematica e nella realizzazione di un rilievo fotogrammetrico del sito di Castelmonardo con interpretazione degli elevati e ricostruzione 3d degli edifici unitamente allo studio della cultura materiale proveniente anche da scavi pregressi.

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