Sanità vibonese al limite della sopravvivenza, i sindaci: subito risorse e interventi

Trasmesso il rapporto sullo stato della sanità. I primi cittadini denunciano un taglio di 13 milioni di euro e chiedono a Occhiuto misure urgenti

Una richiesta corale e non più rinviabile. È quella che arriva dalla Conferenza dei Sindaci della provincia di Vibo Valentia, che nella seduta dell’11 giugno ha approvato all’unanimità il “Rapporto sullo stato del sistema sanitario vibonese”, un documento trasmesso al presidente della Regione Calabria, Roberto Occhiuto, e alla Commissione Straordinaria dell’Asp di Vibo, che fotografa un quadro sanitario al limite della sopravvivenza.

“Il Vibonese è la Cenerentola della sanità calabrese”, si legge nel rapporto, ed è caratterizzato da un contesto di “grave emergenza” e “carenza strutturale”. A dirlo non sono soltanto i sindaci, ma anche la deputazione regionale vibonese e le numerose associazioni territoriali che hanno preso parte attivamente ai lavori. “Abbiamo messo da parte ogni colore politico. Oggi parliamo con una sola voce: quella dei cittadini, stanchi di essere ultimi”, ha dichiarato il presidente della Conferenza dei Sindaci, Salvatore Fortunato Giordano, firmatario della nota ufficiale.

Un depauperamento da 13 milioni di euro

Il cuore del documento ruota attorno ai numeri: 13 milioni di euro in meno rispetto al passato, frutto della riduzione sia del Fondo Sanitario Nazionale (oltre 7,5 milioni in meno rispetto al 2022) che dell’applicazione della quota perequativa, che ha sottratto ulteriori 5,9 milioni di euro. “Non è più -32 milioni come in origine, ma resta una cifra enorme, insostenibile”, sottolineano i sindaci. A questo si aggiunge il progressivo smantellamento di servizi, strutture e personale, che ha reso il diritto alla salute “più teorico che reale” per migliaia di cittadini della provincia.

Riconoscimenti, ma non solo

Nel documento, la Conferenza dei Sindaci ha voluto esprimere gratitudine al presidente Occhiuto, per “il suo senso di responsabilità” e per aver “chiesto e ottenuto la nomina a commissario alla Sanità e commissario ad acta con poteri di Protezione Civile”, passaggio che ha accelerato il cantiere del nuovo ospedale di Vibo. Parole di riconoscimento anche per la Commissione straordinaria dell’Asp, guidata dal Prefetto Vittorio Piscitelli, per l’”impegno costante” e il “dialogo aperto” con il territorio. Ma tutto questo, secondo la Conferenza, non basta. “Serve una svolta immediata. Un cambio di passo. Vogliamo interventi urgenti per garantire i LEA e restituire speranza ai vibonesi”, ha ribadito Giordano.

Le richieste

La metafora usata nella lettera è semplice quanto incisiva: “Chiediamo che la Regione si comporti come un buon padre di famiglia, che guarda con un occhio diverso, e non per questo facendo diseguaglianze, al figlio che in questa fase ha più bisogno”. Tra le richieste prioritarie: il ripristino immediato delle risorse sottratte; la valorizzazione del nuovo ospedale di Vibo Valentia come struttura di riferimento; l’assunzione di personale medico e sanitario; il rafforzamento dei servizi territoriali e dell’assistenza primaria

Un segnale di unità

“Non chiediamo favori – conclude la nota – bensì che venga rispettato un diritto costituzionale: il diritto alla salute. Questo è stato fatto, questo è quello che si farà, e questo è quello che chiediamo oggi”. Adesso la parola passa alla Regione e al Governo. Il territorio attende risposte. E questa volta non accetterà più silenzi.

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