Un nome che chiunque, di primo acchito, attribuirebbe senza pensarci due volte a quel fenomenale genio della televisione italiana Enzo Tortora. Chi mai invece assocerebbe tale titolo a una sperduta città del Mezzogiorno calabrese?
Il ‘Campanile’ nazionale segnò il debutto in radio di Enzo Tortora, spalancandogli per l’avvenire le porte della conduzione televisiva. Nato nel 1954, il programma era trasmesso dal Centro di produzione Rai di Milano e consisteva in un torneo a squadre per regioni impegnate nella proposizione di numeri dilettantistici. Nonostante la tv iniziasse a farla da padrona, la radio non rimaneva certo a guardare impassibile, e il nuovo concorso si prefiggeva di far gareggiare ogni territorio della Nazione. Fu un successo quasi impareggiabile, con ascolti sempre crescenti che tradivano un coinvolgimento senza pari nella popolazione spettatrice.
Il ‘Campanile’ nazionale segnò il debutto in radio di Enzo Tortora, spalancandogli per l’avvenire le porte della conduzione televisiva. Nato nel 1954, il programma era trasmesso dal Centro di produzione Rai di Milano e consisteva in un torneo a squadre per regioni impegnate nella proposizione di numeri dilettantistici. Nonostante la tv iniziasse a farla da padrona, la radio non rimaneva certo a guardare impassibile, e il nuovo concorso si prefiggeva di far gareggiare ogni territorio della Nazione. Fu un successo quasi impareggiabile, con ascolti sempre crescenti che tradivano un coinvolgimento senza pari nella popolazione spettatrice.
Sulla scia del momento, in concomitanza con abbondanti altre iniziative legate allo svago, fra la primavera e l’estate del 1972 fu indetto a Vibo Valentia un ‘Campanile’ regionale, rivolto a cantanti con orchestra, complessi e gruppi folk in rappresentanza di ciascun comune partecipante. Nelle intenzioni dell’organizzazione, ‘Il campanile d’oro’ – patrocinato dalla locale Amministrazione comunale e dall’Azienda Autonoma di Soggiorno e Turismo – avrebbe dovuto fungere da evento di inaugurazione per la ricchissima stagione estiva.
Sebbene fosse stata annunciata per il Cinema-Teatro Valentini, l’agognata selezione delle candidature, con un’oltremodo nutrita platea, si tenne il 19 giugno nella discoteca del Lido degli Aranci, località preferita inoltre per la finale in programma nel giorno 26 giugno. In cinque riuscirono a sopravvivere alla tagliola della giuria – formata da rappresentanti della stampa, personalità dello spettacolo, impresari teatrali e tutti gli assessori al Turismo dei luoghi finalisti – : Teresa e Pippo per Vibo Valentia, ‘The Rocks’ per Corigliano Calabro, ‘The Rangers’ per Tropea e ‘Le pacchianelle’ per Briatico.
In palio, oltre a coppe e premi offerti dagli enti e dai privati, era prevista la concessione di un’esibizione durante le serate conclusive di Miss Cinema, Miss Eleganza e Miss Italia. Il tifo delle e dei calabresi seppe distinguersi particolarmente in quei giorni concitati, accendendo un sano spirito di competizione risolto infine in condivisione di emozioni.
Non deve interessarci chi vinse detta edizione. A contare è il messaggio universale di arte che la musica sprigiona, pur in presenza di classifiche trionfanti e sofferte eliminazioni.